lunedì 1 giugno 2020

declino

Il mio corpo stanco si è racchiuso in una bolla di vetro molto fragile, leggero come una foglia svolazzante al soffio del vento.

Ho contato tutti i miei anni senza errori matematici, ho spentomille candeline, sento ancora l'odore dei ceri bruciati.

La saggezza acquisita e i capelli bianchi
in tutti questi anni mi ricordano che la
strada che ho percorso fu infinita, il sole
il vento e il resto della natura accarezzarono
il mio corpo.

La vecchiaia avanza a piccole dosi
aggiungendo un appiglio ad ogni anno
che passa, è come un treno che corre
imperterrito sulle rotaie per raggiungere
la destinazione prescelta.

L.G.R.

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