giovedì 4 febbraio 2016

Prigioniero d'amore

Cerco tra i passanti che incontro il tuo sguardo sorridente che mi ha lasciato da molto tempo
e dare vita al tuo volto ancora per un istante.

L'indifferenza della gente che mi passa accanto
non conosce le mie pene, mi sorride, e capisco
perché mi guardano in quello strano modo
proseguendo la loro strada.

Mi accorgo che sono ancora prigioniero
del nostro amore, incapace di dimenticare.

Il mio corpo è avvolto nella fitta nebbia
della tua lontananza, tanto tempo è passato!

Ti osservo ancora con la mia mente, mentre
felicemente ballavi una sera d'estate sulla sabbia
attorno ad un falò acceso con la musica del
mare.

Il cielo decise quella notte del tempo
il tuo destino e senza aprir bocca accettasti
abbandonandoti senza che tu lo volesse
tra le sue braccia.

L.G.R.


mercoledì 3 febbraio 2016

Infermieri

  1. Quando entri qui dentro lo fai in punta di piedi
    ti ritrovi all’inferno ed ancor non ci credi,
    incontri bambini con i loro parenti
    qualcuno ti parla e tu ancor non senti.
    Ci sono i disegni ad ornar le pareti
    ma hai gli occhi velati ed ancor non li vedi.
    Ti senti tradito, sconfitto, umiliato
    vorresti capire per quale peccato,
    invochi il tuo Dio, inizi a pregarlo
    gli chiedi perché non sei tu ad espiarlo.
    E Dio l’ho incontrato vi sembrerà strano
    vestito di verde col bisturi in mano.
    E ancora l’incontro lungo il mio itinerario
    a volte è un dottore, a volte è un primario
    che affronta un nemico vigliacco e sleale
    per un gruppo di eroi sempre pronti a lottare.
    Il diavolo è viscido, codardo e meschino
    per questo ha il coraggio di aggredire un bambino.
    Però in quest’inferno con grande stupore
    C’è chi lo combatte con gesti d’amore,
    vestiti di bianco ti sembran normali
    ma sotto quel camice hanno un paio di ali
    che loro umilmente non fanno notare
    però ve lo giuro: li ho visti volare!
    Che cosa non fanno per questi bambini:
    parametri, flebo.. gonfiar palloncini,
    pazienti e amorevoli in un clima irreale
    la loro presenza qui è fondamentale.
    E lo è soprattutto, nessuno lo ignori,
    per quei disperati di noi genitori.
    Se stai affondando ti riportano a galla
    e quando hai bisogno hanno pronta una spalla
    varcando un confine in più di un’occasione
    tra il loro dovere e la loro missione.
    A turno finito mi chiedo sovente:
    avranno una casa? Vedranno altra gente?
    E di questo inferno per noi così brutto
    gli basta una doccia per toglier via tutto?
    Se fuggi da qui non molto lontano
    si va in purgatorio che è giù al quarto piano.
    La vita riprende il suo ritmo normale
    L’inferno è un ricordo che se affiora fa male,
    ma ciò nonostante sorrido d’incanto
    se penso ai ragazzi col camice bianco.
    Così mi ritrovo puntuale ogni sera,
    chiuso nella mia stanza raccolto in preghiera,
    a rivolgere un sentito grazie al Padreterno
    per aver messo gli angeli dentro all’inferno.
  2.  
  3. SCRITTA DA UN GENITORE PER GLI INFERMIERI DEL REPARTO ONCOLOGICO PEDIATRICO

lunedì 1 febbraio 2016

Che cosa vedi!

Che cosa vedi infermiere? Cosa vedi?
A cosa stai pensando … quando mi guardi?Vedi un uomo vecchio, irritabile … non molto saggio,
dalle abitudini incerte… con gli occhi lontani?
Che dribbla con il cibo … e non da alcuna risposta.
..e che quando provi a dirgli a voce alta : ..”almeno assaggia” !
Sembra nulla gli importi di quello che fai per lui..
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa..
..che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui..
per fargli il bagno, per alimentarlo… e la giornata diviene lunga ..
Ma cosa stai pensando?.. E cosa vedi ??
.. Apri gli occhi infermiera !!.. perchè tu non sembri davvero interessata a me..
Ora ti dirò chi sono.. mentre me ne stò ancora seduto quì a ricevere le tue attenzioni… lasciandomi imboccare per compiacerti.
Ho accettato l’offerta di nascere … e ho mangiato secondo il loro piacimento.
“Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre,
Fratelli e sorelle che si voglion bene ..
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi..
che sogna presto di incontrare l’amore ..
A vent’anni sono già sposo… il mio cuore batte forte ..
giurando di mantener fede alle sue promesse ..
A venticinque….ho già un figlio mio..
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent’anni e mio figlio è cresciuto velocemente,
siamo molto legati uno all’altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant’anni, mio figlio ora è un adulto e se ne và,
ma la mia donna mi stà accanto.. per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant’anni… i bambini mi giocano attorno alle ginocchia ,
Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata..
Ma arrivano presto giorni bui…. mia moglie muore..
..guardando al futuro rabbrividisco con terrore..
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
..e così penso agli anni vissuti… all’amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio… e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia… con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola… grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c’è una pietra… dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all’interno di questa vecchia carcassa un giovane uomo vive ancora
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia..
Mi ricordo le gioie… ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ..
ma gli anni che restano son pochissimi.. tutto è scivolato via .. veloce.
E devo accettare il fatto che niente può durare..”
Quindi aprite gli occhi gente.. apriteli e guardate..
..”Non un uomo vecchio”.. avvicinatevi meglio e… vedete ME!


Lettera trovata in un comodino di un uomo deceduto in una casa di riposo
Troppo bella rispecchia la relata di oggi!