Ricordo i sogni della mia infanzia e la povertà, sconforto di tutti i giorni,
mentre camminavo ai margini delle
mie forze.
Tavolo sguarnito e povero, un pezzo
di pane nel paniere e mia
madre che
asciuga le sue lacrime, mio padre nei
campi ad arare con la speranza che
la terra ci porta qualche frutto!
Figlio del secolo scorso, la guerra
appena terminata, la fame silenziosa
regnava tra il popolo sfinito mentre
si aggiravano per le strade.
Il tempo è passato e tra i varchi aperti
nella vita ho tracciato il mio percorso
e le stelle incominciarono a brillare,
e nell'adolescenza rinacqui in un
nuovo mondo.
L.G.R.
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