martedì 26 febbraio 2013

Un raggio di luce

Ho visto passare una stella, sul percorso della mia vita.

Luminosa all'inverosimile illuminando la mia tortuosa via.


Fui invitato, mi prese per mano e mi condusse
nel profondo di una speranza concreta.


Una fonte di vita si aprì spianando la mia strada,
occhi neri e capelli castani è stata
l'immagine del mio futuro.


Diedi un nome a quella stella e la chiamo di
tanto in tanto per colmare il vuoto
che mi porto dentro.


Ora attendo il suo ritorno scruto il cielo
tutte le sere ma molte nuvole velano
il suo passaggio, e allora resto in attesa
di quel raggio di luce.... lucente nella buia
notte del mio tempo.

venerdì 22 febbraio 2013

Uomo vecchio

Cosa vedi infermiera ? ... Cosa vedete ?
Che cosa stai pensando mentre mi guardi ?
" Un povero vecchio " .... non molto saggio ...
con lo sguardo incerto ed occhi lontani ...
Che schiva il cibo .... e non da risposte ....
..... e che quando provi a dirgli a voce alta :
.... " almeno assaggia " !!!
sembra nulla gli importi di quello che fai per lui ....
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa ....
.... che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui ....
per fargli il bagno , per alimentarlo ...
e la giornata diviene lunga ....

Ma cosa stai pensando ? .... E cosa vedi ??
.... Apri gli occhi infermiera !! ....
perchè tu non sembri davvero interessata a me ....
Ora ti dirò chi sono .... mentre me ne stò ancora seduto quì
a ricevere le tue attenzioni ... lasciandomi imboccare per compiacerti.
" Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre
ed una madre ,
Fratelli e sorelle che si voglion bene ....
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi ....
che sogna presto di incontrare l'amore ....
A vent'anni sono già sposo ... il mio cuore batte forte ....
giurando di mantener fede alle sue promesse ....
A venticinque ....ho già un figlio mio ....
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro ,
di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent'anni e mio figlio è cresciuto .... velocemente, siamo molto legati uno all'altro da un sentimento
che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant'anni, mio figlio ora è un adulto
e se ne và, ma la mia donna mi stà accanto ....
per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant'anni ... i bambini mi giocano attorno
alle ginocchia .....
Ancora una volta , abbiamo con noi dei bambini io
e la mia amata..
Ma arrivano presto giorni bui .... mia moglie muore .....
.... guardando al futuro rabbrividisco con terrore ....
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
..... e così penso agli anni vissuti ... all'amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio ... e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia ... con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola ...
grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c'è una pietra ... dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all'interno di questa vecchia carcassa un giovane
uomo vive ancora ....
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia ....
Mi ricordo le gioie ... ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ....
ma gli anni che restano son pochissimi ....
tutto è scivolato via ..... veloce !!!
E devo accettare il fatto che niente può durare .....

Quindi aprite gli occhi gente .... apriteli e guardate ....
.... " Non un uomo vecchio " .....
avvicinatevi meglio e ... vedete ME !!!


 Cranky.

Poesia trovata in tasca da un'infermiera a un uomo morente.
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-

giovedì 21 febbraio 2013

Danza di luce

Tu, che danzi in una notte d’estate attorno al fuoco che illumina la spiaggia,
non fermarti.
 

Scintille e lingue di fuoco danzano con te.

Le ombre misteriose della notte accentuano la tua rara
bellezza, e il mare ti guarda stupefatto.
 

La musica è lenta. Balla, hai tutta la notte.

Le note gracchianti di un vecchio
grammofono, intona un  vecchio motivo.
 

Sdraiato sulla sabbia, i miei occhi non
si stancano di lanciare futili sguardi.

La musica è invitante,  tu mi sorridi, 

mi alzo e danzo al tuo fianco.
 

Ballammo tutta la notte in girotondo 
attorno al fuoco, un pubblico di stelle 
silenziosamente ci guardava.



L.G.


Desideri

Uno scoglio affiora dall’acqua 
azzurra del mare, in sé racchiude tutto
un suo mondo.

Accarezzato dalle onde e da millenni 

si lascia coccolare.


Mi ci siedo sopra e mi lascio 

trasportare, esprimo un desiderio
e lo cerco nella mia remota memoria.

Un ricordo che mi porta al tuo fianco,

le mie labbra sorridono
balbettano, e i miei occhi

ricordando piangono.

domenica 17 febbraio 2013

Focolaio

Arde ancora il focolaio  nel mio cuore, alimentato giorno dopo giorno con il suo ricordo ancora vivo.

Tremo ancora quando ricordo il suo pianto di quel giorno soffocato dal dolore che la opprimeva.


Voltavo il mio sguardo verso la finestra
per non mostrarle la lacrima che mi scendeva
mentre il dolore soffocava il mio respiro.


Ho preso la sua mano e accarezzandola gli
disse non è nulla! Ma sapevo di dirle
una bugia.


Un piccolo sorriso mostrò con le sue labbra
mi avvicinai e gli diedi un bacio.


Il tempo piggiò sull'aceleratore e ragiuse
la meta cosi in fretta che mi accorsi che lei
già mi lasciava per il suo viaggio senza ritorno.

sabato 16 febbraio 2013

Viaggio

Viaggiare.




Solo e triste viaggio tra i canti dell'universo
 alla ricerca del mio essere.

Un infinito mondo si apre al mio passaggio.
Il vento dei cieli mi spinge dolcemente verso le stelle
e sogno d'incontrare la giusta via per raggiungere
la meta che mi ero prefissata.

Vienimi incontro e io ti tenderò la mano amore,
nel mio mondo non ci sei non posso più aspettare!

Soggiorneremo insieme per qualche tempo
non posso rassegnarmi che tutto sia finito.

E alla fine del mio viaggio forse passeranno
tutti i miei tormenti.

Il viaggio e molto breve dal mio mondo al
tuo mondo basta chiudere gli occhi e continuare
a sognare.

martedì 12 febbraio 2013

Il capo

La storia del capo Quando fu creato il corpo umano, tutti gli organi presentarono domanda perchè potessero essere a capo di esso.

 Disse il cervello: io sono l'intelligenza e trasmetto gli ordini a tutto il corpo ed è giusto che io sia il capo. Lo stomaco disse: io trasformo in energia tutti i cibi, quindi, è giusto che sia io il capo.

Le gambe dissero: noi sfruttiamo l'energia resa dallo stomaco e muoviamo il corpo, quindi è giusto che siamo noi il capo. 

Di seguito tutti gli organi presentarono tutte le loro motivazioni, più o meno, valide per diventare capi.

Ma quando toccò al buco del culo tutti scoppiarono in una grande risata. Allora il buco del culo indispettito si mise in sciopero e non fece più lo stronzo così in poco tempo tutto il corpo stava male.

 Il cervello divenne febbriliciante. Lo stomaco aveva crampi e le gambe non si reggevano più.

 Così, prima di giungere alla morte, tutti gli organi decisero all'unanimità che fosse il buco del culo a fare il capo, e lui ricominciò a fare lo stronzo. 

Morale non c'è bisogno di un genio per fare il capo, basta che ci sia qualcuno capace di fare lo stronzo.

Autore

Sfoglio un vecchio libro ingiallito
trovato trà mucchi di carta in una vecchia soffitta, la polvere e la vecchiaia le fanno da cornice.
 

Spolvero quel vecchio libro, apro a caso una pagina.... un misterioso 
pentagramma mi invita 
a suonarlo.

Una remota canzone scritta 

da quel scomparso autore.


Un si..., un sol...., un do.... Intono quel

meraviglioso canto, una musica lenta 
e l'echegiar di una voce candida e soprana 
si ode.


Un dolce canto, una dolce melodia 

d'altri tempi, un'amore che il tempo 
porto' via.


Si... mio dolce usignolo, sol...tanto 

tu mi hai amato, do...po’ di te mai
più nessuno.

L.G.R.

Demoni

Fendente la spada usciva
dal fodero, abbattendosi sul capo indemoniato.


Salva fu stata l'anima di quella povera fanciulla.


Urla si udirono dalla folla al cadere del capo e silenzi sepolcrali seguirono.


Rosso era il sangue che

inondava la terra mentre 
la  pace ad essa fù donata.
 

domenica 10 febbraio 2013

Carla.

Assorta nei tuoi pensieri, avevi previsto Il tuo destino, la tristezza velava i Tuoi occhi.

Ombre ostili e oscure emergevano pian piano Mentre in quel letto freddo tu soffrivi.

Sorridevi di tanto in tanto per non perdere Il tuo modo di essere, ma si vedeva che La forza ti mancava. 

Sollevavi appena la tua mano e con un Soffio un bacino mi mandavi, il sorriso non ti mancava… uscivo dalla tua stanza, addolorato e con il cuore in gola. 

L’aria soffocante dell’estate mi opprimeva, le lacrime mi accecavano e non riuscivo a trattenermi. Invocavo il Signore, ogni momento era una Preghiera, ma il tuo destino ormai era già Segnato. 

Ho smesso di pregare quando ho Sentito il battito del tuo cuore fermarsi ciao Carla mio grande amore.

Bianco Giglio.

Circondato da un’ansia opprimente, tremo Dalla paura di perderti, o bianco giglio Della natura. 

Il tuo sorriso aperto e profondo ha toccato Il mio cuore che ora freme per te. 

Ho sfiorato le tue labbra con un bacio, Un giorno freddo dell’inverno, sento Ancora il calore di quel momento dentro Di me.

 Ora il fiore si è appassito e il suo seme Si è sparso nella natura. 

Sento ancora il tuo profumo nell’aria, in primavera ti vedo nei campi, dove io cammino, e in ogni bianco fiore ci sei tu…. Giglio della natura.

Febbraio

Faceva molto freddo, molti anni fa quando ti presi per mano e offrendoti un pensierino ti dissi ti amo.

Era febbraio quando ti incontrai sul mio cammino è stato un caso oppure  la  complicità di San Valentino.

Vidi quella sera sul tuo volto luminoso
la luce dell'amore, e lì che io affidai 
il mio futuro.

Eri affascinante e misteriosa, ti avevo
da poco conosciuta ma per me iniziava
il mio lungo cammino, interrotto
inprovvisamente per un avaro destino.

Questi pensieri d'amore mi ritornano ogni
anno in questo mese per far cadere il castello
che mi ero costruito.

sabato 9 febbraio 2013

Desideri.


Uno scoglio affiora dall’acqua
Azzurra del mare, in sé racchiude tutto
Il suo mondo.

Accarezzato dalle onde e da millenni
Si lascia coccolare.


Mi ci siedo sopra e mi lascio
Trasportare.

Esprimo i desideri e li cerco
Nella mia remota memoria.


Qualche ricordo che mi porta al
Tuo fianco, le mie labbra sorridono,
balbettano, e i miei occhi

piangono.
 

Eden!

Liberiamoci in volo con le fantastiche ali dell'amore e gioire dell'aria che cicirconda respirando a pieni polmoni.
 

Innalziamoci in volo tendendo le braccia al cielo, dimenticando il frastuono della Città e le maldicenze della gente.


Trasformiamoci in una nuova infanzia e tracciamo nuovi confini, inaccessibili alle forze non desiderate e il nostro amore grande diverrà.


Radicheremo nella nostra nuova Terra sospesa trà le nuvole e assorbiremo il nettare della sua rugiada,  Crescerà un nuovo Mondo e nasceranno nuovi amori senza veli, senza odio.

Vivremmo all'infinito nel nostro eden, con il verde della nuova speranza.


Speranza.

Come il sole espande i suoi raggi le mie braccia si tendono per abbracciare l'incerto futuro.

Fame e distruzione crescono a dismisura,
piogge di lacrime scorrono come un fiume.


Dilaga l'egoismo e cresce l'indifferenza
tra la gente, le preghiere sono soltanto
un ricordo.


Questi duemila anni di storia non si possono
cancellare con una gomma, ma approfondirli
per una futura speranza.


La sua immagine non può essere
cancellata dalla mente e nemmeno la
sua sofferenza.


Ma le preghiere sono soltanto un ricordo e vanno
approfondite per una futura speranza.

venerdì 8 febbraio 2013

Il meglio di lei!

Quello che noi  facciamo è solo una goccia nell'oceano, 

ma se non lo facessimo l'oceano  avrebbe una goccia in meno.

Madre Teresa di Calcutta




Non aspettare di finire l’università, di innamorarti,
di trovare lavoro, di sposarti, di avere figli, di vederli sistemati, di perdere quei dieci chili, che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera,
l’estate, l’autunno o l’inverno.


Non c’è momento migliore di questo per essere felice.


La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro, ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.


Ricordati che la pelle avvizzisce, i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.


Ma l’importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.


Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.


Dietro ogni traguardo c’è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c’è un’altra sfida.


Finché sei vivo, sentiti vivo.


Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

(Madre Teresa di Calcutta)

sabato 2 febbraio 2013

Storie vere

Sospeso, il tempo aleggia nell’aria e leggero si porta verso l’infinito.

Le corse e le preoccupazioni non esistono, i futili sorrisi delle genti diventano

sorrisi raggianti.

Rinchiudo il tutto nel mio 
scrittoio e lo apro a tempo 
per sprofondare nei miei 
ricordi più belli.


Scrivo storie vere, scrivo la 
mia vita, scrivo Tutto quello 
che la mente mi suggerisce.

Oggi è festa “Festa del Papà”, 
i miei bianchi capelli riccioluti 
son caduti al taglio di una forbice,
il bianco grigiastro indica che 
gli anni son passati, ma non sono 
causa della mia stanchezza.


Leggero mi sollevo in punta di piedi 
e mi affaccio alla finestra, il sole 
caldo raggiunge la mia pelle, la 
primavera quest’anno è in anticipo
e gli alberi sono in fiore.

Una voglia di evadere mi prende ma 
non posso,le sbarre del mio corpo 
ne impediscono l’uscita.




 

Coscenza

Vago nel profondo Regno della mia

coscienza, alla ricerca di qualche

ricordo della mia infanzia.


Lo cerco bello, lo cerco brutto.

Cerco un ricordo vicino, lontano.


Lo cerco ma non lo trovo.


Vago nel Regno della mia mente,

alla ricerca del mio essere.


Lo trovo. Nulla è cambiato è

ancora lo specchio riflesso

della mia infanzia.


Cerco nel Regno del mio essere,

il presente del mio futuro e spero

che nulla cambi.

Salice piangente

Un verde salice piangente tocca terra con i suoi lunghi rami, l’ombra ai suoi piedi è molto invitante.


Il caldo dell’estate è soffocante, mi rifugio 

sotto di esso.


Prendo tempo e mi sdraio. 

nella mia mente passa una 
poesia, estraggo dalla mia 
tasca carta e penna e scrivo.

Mi ispira un vecchio film

veduto anni fa “il riposo del
guerriero”

Scrivo le prime note in un 

silenzio assoluto.

Il tempo passa e ricordo che

il mio tempo è prezioso, il senso 
del dovere mi chiama, non 
posso riposare.


A fatica mi alzo e lascio questo 

angolo meraviglioso il salice 
piangente!
 

Al calar del sole

Ecco, l’onda che si infrange sul
bagnasciuga.

Ecco, il solito volo a planare del 

gabbiano con le sue grandi ali.

Ecco, il calar del sole alla stessa

ora, un rosso tramonto dai raggi 
riflettenti, sprofondare negli abissi 
più profonde del mare.

Il buio è imminente.

Cerco di capire da una nuvola di 

passaggio la sua provenienza, mi 
inganna Il suo volteggiare.

Si alza il vento e uno scroscio d’acqua
si riversa sul mio corpo spingendomi 

verso un riparo.

Spazia la mia vista alla ricerca del sole 

ma esso è già tramontato da un pezzo.

Crescita

Guardo gli alberi crescere, guardo negli occhi i miei figli e li vedo crescere sin dal
lontano ricordo della loro infanzia.


Guardo tutti i tramonti  e il loro

passare.


Passano gli anni, passano i mesi,

passano i giorni.


Lascio indietro il mio passato e pure il

ricordo della mia infanzia,
mi guardo allo specchio e mi accorgo
che gli anni.. sono passati velocemente anche per me.