sabato 27 ottobre 2012

Primo incontro

Ho inciso il tuo nome sul tronco di un albero tanti anni fa, per gioco,
nel nostro primo incontro
e poi nacque un vero amore sincero.
Passarono gli anni e le stagioni e mi tornasti in mente, ho attraversato
di corsa la foresta sui prati verdi
e mandorle in fiore.
Trovai l'albero del nostro amore
e sotto c'era scritto:
 “ ti ho cercato in questi anni”
ora sono una donna e ho capito
che il nostro non era amore.

mercoledì 24 ottobre 2012

Inno alla vita

Sento il vento della vecchiaia soffiarmi addosso 

i capelli grigi sono scomposti, 


mi guardo allo specchio e non nascondo che gli anni son passati velocemente.

La mia spensierata giovinezza, i giochi sono
soltanto una fitta nebbia in lontananza.

Rivedo le immagine lontane tra le mute
ombre dei sogni, rivedo te mio primo amore
con quel sorriso innocente da bambina cresciuta.

Cerco di reagire a questa atroce marcia verso
il futuro distraendomi di tanto in tanto
ricordando quel ritornello dell'eterna
giovinezza Inno alla vita.

martedì 9 ottobre 2012

IL mio sax.





Un momento del concerto in onore di Don Dario a Vedano al Lambro sabato 6 ottobre 2012
nella Chiesa Parrocchiale.





 

Luglio 2012 un concerto nella casa di riposo di  Muggiò, per tirare sù upò il morale agli anziani.





 2012 Nell'autodromo nazonale di Monza per il G.P. dìItalia






2012 durante l'applauso finale nel concerto per Don Dario

i tuoi silenzi

Amo il tuo  silenzio
amo il tuo volto invisibile
amo la tua voce inesistente,
amo tutto ciò che mi circonda e mi parla di te.


Ho girato il mondo, l'universo e tutti
i pianeti per poterti incontrare ma le porte erano chiuse e non ho potuto
accedere nel tuo mondo.


Mi sono arreso a questa evidenza e ho gridato
a me stesso “dimentica”.


Accendo una candela su questo mio buio
per illuminare la mia mente che sogna
e mi siedo sulla poltrona a riflettere.

La mia arte

Ho preso  un foglio di carta e una matita e ho cercato di disegnare il tuo volto,
una poetica immagine si è
impressa su di esso.

Ricordo il tuo viso assai somigliante  a questo disegno quando ridendo   dicevi di amarmi, ti ho creata nelle stesse fattezze di quel tempo per ricordarti  ancora giovane e innamorata della vita.

Ho inquadrato la mia arte in una cornice dorata
e la tengo sulla mia scrivania per
soddisfare i miei desideri dopo la tua
partenza.

Mi ritiro nel mio isolamento per poterti amare
platonicamente ma mi accorgo che è soltanto
la mia debolezza che non ha un limite per porre
fine a  questo sordo dolore.


L.G.R.

lunedì 8 ottobre 2012

Dans le Sahel

Là-bas dans le sahel et dans le sud entier
La vigne et l’olivier se gonflent d’espérance,
Le nord d’un œil content contemple ce guerrier
Ayant comme bouclier la foi et la patience.
Et l’olivier hardi levant sa tête fière
Clame vers le ciel son hymne patriotique
Afin que le soleil écoutant cette musique
Eloigne du téméraire les feux de l’infortune.
« Tunisie mon pays, Tunisie ma patrie
Pour ton sol trop aimé j’userai toute ma sève
Et ma tête chevelue trop poussée par les rêves
Pour glorifier ton nom usera toutes ses forces,
Afin qu’un jour proche connaisse ton heure de gloire.
Les tempêtes et les vents et les foudres sauvages
Passeront sur ta terre sans abattre ta foi,
Je serai près de toi à guetter ta victoire
A surprendre ton triomphe, à vouloir ton bonheur
A suivre intensément la matche de ton histoire,
A vivre enfin heureux de te savoir armée
Pour les luttes qui viendront, pour les joies qui seront. »


Melika Golsen Ben Redjeb

venerdì 5 ottobre 2012

Sguardo marmoreo

Ho visto oggi i tuoi occhi con uno strano sguardo nonostante sia impresso nel freddo marmo.

Vorrei decifrarlo ma non capisco cosa vuoi dirmi.


Allora chiudo gli occhi e viaggio con la fantasia,
saranno dolci  e amabili parole del nostro tempo?.


Il nostro amore è immortale, troppo bello è
stato vissuto è forse questo che vuoi dirmi
Con il tuo dolce sguardo?


Vivo questo magico momento nel tepore delle
mie sofferenze e mi ammutolisco di fronte al suo
strano guardarmi.


Infine dischiudo  i miei occhi lei è sempre lì
e mi fissa con il suo modo strano  e silenzioso
anche oggi avresti voluto dirmi qualcosa

oggi non ti ho capito abbastanza.

mercoledì 3 ottobre 2012

Il sì

Un video del
matrimonio di mia figlia
         Ashalata e Loris      
                                                                  


Faceva caldo quel giorno mentre ti accompagnavo sull'altare..
Il giorno più bello della sua vita prendeva forma quel giorno di luglio.
La sua infanzia svaniva tra le braccia del suo amore.
Era felice e le lacrime accumulate le sono scese.
L'emozione la tradiva mentre il sì pronunciava.
Il bianco vestito accentuava la sua pelle scura.
Uscisti fuori dalla chiesa come un volo di farfalla mentre la folla applaudiva.

Dedicata a mia figlia Ashalata

Petali sulle ceneri -

"Mi fermerò, senza dubbio stupito, se mai ci ritroveremo in una vita futura, nel cammino e alla luce d'un altro mondo lontano.

Capirò che i tuoi occhi, simili alle stelle dell'alba, sono appartenuti a questo cielo notturno, e dimenticato, d'una vita passata.

Sì, comprenderò che la magia del tuo viso è pronta ancora al balenare appassionato del mio sguardo in un incontro immemorabile, e che al mio amore tu devi un mistero di cui non conosci più l'origine"

(Rabindranath Tagore)

Un raggio di luce

Ho visto passare una stella, sul percorso
della mia vita.
Luminosa all'inverosimile illuminando
la mia tortuosa via.
Fui invitato, mi prese per mano e mi condusse
nel profondo di una speranza concreta.
Una fonte di vita si aprì spianando la mia strada
occhi neri e capelli castani è stata
l'immagine del mio futuro.
Diedi un nome a quella stella e la chiamo di
tanto in tanto per colmare il vuoto
che mi porto dentro.
Ora attendo il suo ritorno scruto il cielo
tutte le sere ma molte nuvole velano
il suo passaggio, e allora resto in attesa
di quel raggio di luce.... lucente nella buia
notte del mio tempo.

lunedì 1 ottobre 2012

Lacrime nascoste

Non te ne andare in quel modo
non lasciarmi senza una scusa,
voltati e guardami negli occhi,
occhi di un innamorato.
Abbiamo bruciato insieme le tappe
del nostro cammino  e il fuoco nel braciere
era sempre acceso,
il nostro nido sempre caldo e la folla
sorridente ci applaudiva.
Tu donna attrice che fingevi di essere
innamorata con il tuo lieve
abbandonarti, la parte la sapevi recitare
a memoria.
Rimarrai tra i miei migliori amori indimenticabili.
Ora il tuo capo è chino ho capito che la
decisione è stata presa, mi volterò nell'altra
direzione per non mostrarti le mie lacrime.

Hymne a la Tunisiène

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A toi, ma petite fille, je conterai l’Histoire
D’une créature si fière si vive si vaillante Que des siècles innombrables ont forgé sa mémoire Et dans son regard d’ambre hissé la torche ardente.
Elle fut la force de l’homme et son amour étrange
Porta ses pas si loin et son rêve si près
Qu’on lui donna un nom façonné par les anges
Et doux comme un loukoum et tendre comme l’olivier.
Elle fut l’altière Didon, la forte, la sibylline,
Créa la blanche Carthage d’une simple ruse divine, Passa le bleu flambeau aux mains de Sophonisbe Princesse haïe de Rome , trophée d’un roi numide.
Là-bas sur les grandes plaines au galop du destin Voici la Kahéna , la grande devineresse
Cheveux flottants au vent et âme pleine d’allégresse, Prête à défendre sa terre au prix d’un cœur d’airain Et voici toutes ces femmes surgies du fond des âges, Ces mères et ces filles debout près des rivages , Contemplant en silence le départ des aimés Sur l’océan des jours qu’elles ont-elles-mêmes tissés.
Et voici ces visages burinés de labeur
Ouvrières, paysannes, toutes remplies d’ardeur
Egrenant sans arrêt au chapelet des heures
L’espoir mélancolique d’un utopique bonheur.
Là-bas à l’hôpital où sévissent les souffrances
Des femmes dévouées jugulent les douleurs,
Infirmières et docteurs portés par l’espérance
Dispensent l’oxygène d’un cœur plein de ferveur .
Non loin d’elles, leurs sœurs, dans les classes champêtres Apprennent aux doux esprits à déchiffrer la vie, Leçons de vrai courage où la science des grands maîtres Offre à l’intelligence l’aliment de survie.
Ainsi se sont forgées au métal d’endurance
Les assoiffées d’amour , de savoir et d’ultime perfection.
Avocates de renom et brodeuses d’éloquence,
Vos discours brisent les chaînes de la sombre oppression..
Et vous talentueuses artistes dont la parole monte Comme ces vagues immenses du fond de l’océan Au grand théâtre du monde, votre personnage dompte Les interdits sauvages et les instincts déments, Et vous auteures fécondes et pures poétesses Peintres au blond pinceau teinté de féerie, Vos œuvres défient l’azur, cheminent dans la liesse Et vers les tendres étoiles élèvent leur symphonie..
A toi ma petite fille je dirai la victoire, l’incroyable courage De ces femmes indomptables, éprises de liberté, Défiant les tabous sombres les tourments, les orages
Et la haine toute nouvelle sous leur pas édifiée.
A ces êtres de valeur, il faut rendre hommage
Saluer leur belle âme et leur grande dignité
Nobles filles d’une terre que les anges ont nommée Tunisie de Lumière, Tunisie bien-aimée .
Mélika Golcem Ben Redjeb