Ho preso un foglio di carta e una matita e ho cercato di disegnare il tuo volto,
una poetica immagine si è
impressa su di esso.
Ricordo il tuo viso assai somigliante a questo disegno quando ridendo dicevi di amarmi, ti ho creata nelle stesse fattezze di quel tempo per ricordarti ancora giovane e innamorata della vita.
Ho inquadrato la mia arte in una cornice dorata
e la tengo sulla mia scrivania per
soddisfare i miei desideri dopo la tua
partenza.
Mi ritiro nel mio isolamento per poterti amare
platonicamente ma mi accorgo che è soltanto
la mia debolezza che non ha un limite per porre
fine a questo sordo dolore.
L.G.R.
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