venerdì 14 giugno 2013

La vita!

Amo la vita per il rispetto  a colui che me l'ha donata.

Amo la vita perché nella vita quello che faccio è quello che avrei voluto
fare.

Amo la vita perché la vita è felicità, amore e qualche volta anche dolore.

Amo il dolore perché il dolore fa
parte della vita.

Amo il dolore perché il dolore è
momentaneo.

La vita è vivere sereno, amare rispettare
il diverso, piangere, ridere,
avere fede.

Il dolore è momentaneo e piangere è
lecito e nell'attesa di un futuro migliore...
sorridi! 


L.G.

domenica 9 giugno 2013

Un bambino mai nato.

.
Non è perché sono nato con le ali che non abbiamo vissuto insieme.
Dimmi ti ricordi il giorno in cui hai scoperto la mia esistenza eri contenta  e io ero contento che il destino aveva scelto per me una mamma così bella.
Ti ricordi la prima volta  che mi hai visto eri contenta di vedermi respirare  
e io contento di vedere che mi aspettavi con impazienza.
Ti ricordi i miei primi calci che ti ho dato, eri contenta di sentirli e io contento di sentire la tua voce.
Ti ricordi il giorno che hai saputo che sarei stato  un maschietto, eri contenta di sapere che il destino ti aveva accontentato e io contento che questo ti sia piaciuto.
Ti ricordi il giorno che mi hai parlato così tanto ed eri contenta che io ti ascoltavo, e io contento di avere qualcuno che mi parlasse.

Ti ricordi il giorno in cui sono morto eri molto triste e dicevi di non aver passato neanche un giorno insieme a me? Ma mamma abbiamo passato qualche mese insieme. E oggi sono ancora qui vicino a te! Quando meno te lo aspetti sono vicino a te! quando sei triste sono vicino a te! Quando sei felice sono vicino a te! Quando sei in pena sono vicino a te! E mai ti abbandonerò dopo tutto siamo madre e figlio per sempre non?.

Non ti chiedo altro ti chiedo soltanto di non dimenticarmi ho fiducia in te.
Questo testo è segno della mia presenza ti amo mamma per la vita e per la morte.


Trovata su internet in francese e l'ho tradotta in italiano

Sogni di carta

La mia apparente felicità nasconde un mondo di sofferenza e come un
vetro bagnato dalla pioggia nasconde  il vedere nel mio interno.

Guardo oltre lo specchio del mio essere e vedo il grigiore dei miei capelli.

Vorrei ritornare bambino tra le braccia
delle nonne e sentire ancora vive
il racconto delle loro favole ma il tempo
passa, il mio tempo scorre veloce.

Il mio tempo è carta che brucia giorno dopo
giorno accesa da un cerino.

Esisto o non esisto mi manca la sua presenza
e continuo a sognare questi sogni di carta
che si disperdono nel vento sotto  forma
di cenere.

L.G.

Il diverso

Il sogno ebbe inizio una sera d'estate il calore dell'asfalto bruciava ancora i miei piedi nudi.

Assiso sul ponte del fiume con i piedi penzolanti in cerca d'un po'di refrigerio
canticchiavo una canzone.


Ecco all'improvviso l'imbrunire della sera
e nel cielo un messaggio Divino in
caratteri cubitali mi invitava ad
aiutare il più debole e indifeso che nel
mondo sovrabbonda.


Chiusi gli occhi per la paura e mi ritrovai
proiettato in un cerchio misterioso di
gente diversa che urlava.


Tesi la mano e presi la loro un calore
invase il mio corpo e mi sentii libero
da tutti i miei pensieri, fratello o amico poco
importa questa è la mia famiglia.




L.G.

lunedì 3 giugno 2013

Nella stanza

Accarezzo di tanto in tanto il cuscino dove poggiasti la tua guancia, sento ancora il tuo profumo che esso emana.

Il lenzuolo è ancora quello rosa che tanto ti piaceva, il colore pian piano scolorisce
nei lavaggi.


Sento ancora il tuo respiro pesante in certe notti nelle mie insonnie mentre la
mia mente accoglie qualche ricordo

lontano di noi due felici.

E poi m'assale la malinconia quando

brutti ricordi affiorano la mia mente,
quando  le tue lacrime silenziose ti
solcavano  il  viso e il tuo sguardo
interrogante cercavano una risposta.


Immenso deserto senza vegetazione pare
la mia vita in questi giorni e poi 

inesorabilmente scende il buio come
una mannaia e la mia anima  come sempre
si rattrista.


L.G.


sabato 1 giugno 2013

Versetti d'amore.

Oggi ho incontrato il tuo volto tra
la gente sorridente, sulla lunga via
dei fiori vicino al mondo dei sogni.

Eri bella come allora con lo sguardo penetrante mi guardavi. Mi destai  rompendo quel silenzio che in me regnava e ti disse quello che di te ho sempre pensato.

In questo silenzio e pace rimasi in
contemplazione incantato dal tuo
sorriso che non muta nel tempo contornato
dalla tua immortale bellezza.

Rinnovo i miei versetti  d'amore, anche
se logorate nel tempo e te li porgo
assieme ad una rosa rossa del nostro
giardino.


L.G.