domenica 9 giugno 2013

Sogni di carta

La mia apparente felicità nasconde un mondo di sofferenza e come un
vetro bagnato dalla pioggia nasconde  il vedere nel mio interno.

Guardo oltre lo specchio del mio essere e vedo il grigiore dei miei capelli.

Vorrei ritornare bambino tra le braccia
delle nonne e sentire ancora vive
il racconto delle loro favole ma il tempo
passa, il mio tempo scorre veloce.

Il mio tempo è carta che brucia giorno dopo
giorno accesa da un cerino.

Esisto o non esisto mi manca la sua presenza
e continuo a sognare questi sogni di carta
che si disperdono nel vento sotto  forma
di cenere.

L.G.

Nessun commento:

Posta un commento