domenica 3 novembre 2013

Una notte qualunque .

Vedo l'ombra del tuo corpo passarmi
accanto in tutti i  miei ricorrenti

sogni,
un immagine reale e momentanea.

La luce notturna è sempre accesa da
quando tu sei partita e il nostro letto
è sempre caldo come tu lo preferivi
quando ti rannicchiavi
tra le mie braccia.

Dal mio infelice isolamento non vorrò mai
dimenticarti e per questo che rinnovo
frequentemente il mio immensurabile
pensiero.

Lassù per te sarà pace mentre io sono
nel silenzio più cupo, assorto ancora nei
miei pensieri.

Adesso non ho altre parole da dirti vorrei
lasciarti come ti amai, le ultime luci nella
strada si sono spenti, anche questa notte i pensieri
hanno sottratto le ore al mio sonno.


L.G.




























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