lunedì 21 dicembre 2015

Triste Inverno

Le bianche stelle del mattino sfumano
pian piano alla vista dell'aurora,
il sole con i suoi raggi tiepidi sciolgono
il bianco prato e una poetica visione prende
forma.

È l'inverno!
E mentre il mio sguardo s'illumina dinanzi
a questa visione...
la notte scende nel mio cuore, indubbiamente
per la tua mancanza poiché tu vivi ancora
nei miei ricordi.

Ho atteso tutta la notte dietro il vetro della
mia finestra con lo sguardo assente, si lo so
trà qualche giorno è Natale, tutti i ricordi
passati con te mi appaiono come una visione
confusa.

A questa mia crudele vita di questo mio tempo
vorrei dedicare il mio dolore indelebile ché è
 simile a una invallicabile muraglia!



L.G.R.


martedì 15 dicembre 2015

Bien sur

Demain, dès l'aube...

Demain, dès l'aube, à l'heure où blanchit la campagne,
Je partirai. Vois-tu, je sais que tu m'attends.


J'irai par la forêt, j'irai par la montagne.


Je ne puis demeurer loin de toi plus longtemps.


Je marcherai les yeux fixés sur mes pensées, Sans rien voir au dehors, sans entendre aucun bruit,
Seul, inconnu, le dos courbé, les mains croisées,
Triste, et le jour pour moi sera comme la nuit.


Je ne regarderai ni l'or du soir qui tombe,
Ni les voiles au loin descendant vers Harfleur,


Et quand j'arriverai, je mettrai sur ta tombe
Un bouquet de houx vert et de bruyère en fleurr


Victor hugo

Cantate triste

UNA POESIA SCRITTA DA UNA MIA AMICA FRANCESE E' TROPPO BELLA PER CUI L'HO MESSA TRA LE MIE, BRAVA THERE'SE

lunedì 14 dicembre 2015

Chi sono?.

Sono una foglia trasportata dal vento,
sono un ragio di sole che brucia la pelle,
sono nessuno per chi mi ama.

Vivo in un mondo senza anima,
una zucca vuota all'interno,
sono un essere che vaga nell'universo
alla ricerca di me stesso.

Sono il fuoco che teme l'acqua
sono un albero che non dà più frutti,
ma io chi sono?.

Ora tu potenza del vento, portami trà
i tuoi giacigli, dove il tempo si è fermato,
dove vivere con i miei sogni ed emozioni
per il futuro, per i miei ricordi!



L.G.R.


martedì 1 dicembre 2015

Dicembre

Oggi la pioggia scende abbondantemente,
ho lasciato a casa l'ombrello, cammino
con passo veloce per non bagnarmi
più di tanto.

Stò piangendo pensando ai miei giorni
felici al tuo fianco, le lacrime si confondono
con la pioggia e la gente che mi passa accando
non se ne accorge.

Le luci accese per strada mi fanno
 sprofondare negli anni passati, luci nelle
vetrine gente festosa alla ricerca
dell'ultimo regalo, è quasi  Natale
per poveri per ricchi per bambini in attesa.

Cerco un regalo da mandarti trà i miei mille
pensieri ma sono avvolto nella fitta  nebbia che
mi circonda.
Girovago per qualche metro ancora
ho trovato, ti invio con una busta immaginaria
il mio amore immortale.



L.G.R.


domenica 29 novembre 2015

Futuro

Mi alzo dal letto, mi naffaccio alla finestra
e guardo il mondo disgregarsi.
La gente abitudinaria si riversa per strada con
i loro visi sbiancati dal freddo di questi giorni.

Accendo il televisore e mi pare di sentire
un registratore che torna sempre a capo
ripetendo sempre le stesse cose,
uccisioni, guerre, e omicidi.

Guardo i miei figli crescere e immagino il
loro triste avvenire in questo mondo
senza futuro.

Vorrei gridare al mondo pace ma ormai il mondo
è corrotto dal potere e la speranza si
allontana.

Vorrei poter rivedere il sorgere del sole come
una volta, la gente sorridere.
 Si smarrisce la
mia mente mentre mi faccio mille domande
 ma la risposta non arriva.



L.G.R.

lunedì 16 novembre 2015

Una panchina vuota.

Una panchina isolata e solitaria piena di foglie e contornata da una ridente  natura! riposa dopo un estate torrida; ci siamo
è l'autunno. 

Un verde intenso tutt'attorno la circonda
complice di un estate che ancora continua.

Passeggio solitario con i miei cagnolini
assaporo la freschezza del mattino e le
mie narici si aprono al profumo del
muschio che si espande nell'aria.

Autunno, stagione mia preferita, riposo
della mente e del corpo ispirazione per
 poeti e formazione di nuove coppie di
giovani innamorati.

Riposa ora la terra sotto queste mille foglie
riscalda il suolo pronto a ripartire
per una imminente primavera piena di vita.


L.G.R.


domenica 8 novembre 2015

Una vita rapita

Mi sono seduto sulla panchina con
il bagaglio dei miei ricordi,quelli che un tempo ci videro felici.
Fiumi di immagini attraversano la
mia mente mentre scorrono
pian piano.

Il cielo  cupo di questa giornata autunnale
accentua maggiormente il dolore
che ancora vive in me dopo la tua
partenza.

È strana la vita, un lungo percorso
vissuta nell'oblio dell'amore e con il tempo è
diventata  soltanto una breve
transizione  nel tempo!

Un ricordo confuso!
Un amore interrotto!
Un dolore che non tramonta,
una vita rapita da tanto  tempo.


L.G.R.


sabato 7 novembre 2015

Strano autunno


Oggi, con  questo strano e caldo autunno, passeggiando trà gli alberi spogli e sulle foglie morte cadute da poco,  
oggi, con quel fil di  vento che soffiava
muovendo i rami degli alberi ho sentito la tua voce e nella luce che filtrava ho visto la tua ombra.

Un cagnolino correva dietro ad un volatile,
una coppietta amoreggiava sulla panchina e un bimbo inveiva verso sua madre.

La fantasia gioca ancora con i miei
 sentimenti deviando in continuazione il flusso
dei pensieri verso una malinconia insopportabile.

Strano questo autunno senza
te al mio fianco, torno in me e noto che è
pomeriggio inoltrato, queste immagini
poetiche mi inducono a restare ma il freddo
mi costringe a rincasare.


L.G.R.

domenica 18 ottobre 2015

Fammi esser figlio

Fammi ancora essere figlio. Solo una volta. Una volta sola.Poi ti lascio andare.
Ma per una volta ancora, fammi sentire sicuro.
Proteggimi dal mondo.
Fammi dormire nel sedile dietro il tuo.
Guida tu, che io sono triste e stanco.
Ho voglia che sia tu a guidarmi, papà.
Metti la musica che ti piace. Che sarà quella che una volta cresciuto piacerà a me.
Fammi essere piccolo.
Pensa tu per me.
Decidi tu per me.
Mettimi la tua giacca, che a me sembra enorme, perché ho freddo.
Prendimi in braccio e portami a letto perché mi sono addormentato sul divano.
Raccontami storie.
E se sei stanco non farlo. Ma non te ne andare.
Ho voglia di rimanere figlio per sempre.
Abbracciami forte come dopo un goal.
Dormi ora, come hai fatto per una settimana su una sedia accanto al mio letto in ospedale.
Rassicurami.
Carezzami la testa.
Lo so che per tutti arriva il momento in cui devi fare da padre a tuo padre.
Ma io non voglio.
Non ora.
Voglio vederti come un gigante. Non come un uccellino.
Non andare papà.
Ti prego.
Fammi essere ancora tuo figlio.
Fammi essere sempre tuo figlio.
Gabriele Cors



mercoledì 23 settembre 2015

LU JADDU


Prima lu jaddru la veglia, facia.
La sveglia e lu ralogiu,
nun na sistina.


Appena L’alba spuntava,
lu jaddu puntualmenti
Cantava.


Lu viddanu, lu vaccaru,
lu picuraru e tanti atri
pirsuni, appena lu jaddu
cantari sintiva, si susiva.


Ognunnu la so attività,
svulgiva.


Quannu lu suli tanticchia
acchianava.


Un maccicuni ppi culazioni
mangiava.


Quannu lu suli a lapici jera,
chiddu ca c’èra ni la sacchina,
manglava.


A la sira appena lu suli cuddava,
si finiva di travagliai, e assimi
la famiglia, si stava. 


Chiddu ca lu cummentu passava si mangiava.
Dopu un pocu la sbota a lu littu si faciva, si jva a littu e ci si durmiva.


Calogero Riggio

Un siciliano comune.

sabato 5 settembre 2015

Madre Teresa di Calcutta


Non aspettare di finire l'università,
di innamorarti,
di trovare lavoro,
di sposarti,
di avere figli,
di vederli sistemati,
di perdere quei dieci chili,
che arrivi il venerdì sera o la domenica mattina, la primavera,
l'estate,
l'autunno o l'inverno.

Non c'è momento migliore di questo per essere felice.
La felicità è un percorso, non una destinazione. Lavora come se non avessi bisogno di denaro,
ama come se non ti avessero mai ferito e balla, come se non ti vedesse nessuno.
Ricordati che la pelle avvizzisce,
i capelli diventano bianchi e i giorni diventano anni.
Ma l'importante non cambia: la tua forza e la tua convinzione non hanno età.
Il tuo spirito è il piumino che tira via qualsiasi ragnatela.
Dietro ogni traguardo c'è una nuova partenza. Dietro ogni risultato c'è un'altra sfida.
Finché sei vivo, sentiti vivo. 
Vai avanti, anche quando tutti si aspettano che lasci perdere.

Madre Teresa di Calcutta


martedì 1 settembre 2015

Mi siederò ad aspettarti

Mi siederò ad aspettarti.
Aspetterò il tornare delle rondini

e vedere il loro nidificare.

Aspetterò il canto  soave degli
uccellini saltellare sui verdi prati
Primaverili.


Guarderò il sorgere e il tramonto
del sole tiepido  primaverile.


Ma quanto dovrò aspettare per rivedere
il tuo viso sorridente e felice degli anni
passati?


Mi siederò e aspetterò per affievolire
la mia stanchezza.


E poi ancora aspetterò il sorgere e il tramontare
del sole mentre passano gli anni scorrendo
sul binario senza fine, e poi arriverà
l’estate e poi l’inverno e poi di nuovo
la primavera….
E io, sarò sempre seduto lì ad attenderti. 


L.G.R.

Il mare-

Dopo un lungo e annoiato percorso
s'infrangono le onde sulla banchigia
stanche dal vento che le hanno spinte.

Un'esplosione di freschezza arriva fino
al mio lettino ove sono sdraiato.

Poco più in là un bambino meravigliato
 chiama la mamma mostrandole
un breve arcobaleno.

Crescono i castelli di sabbia fabbricati
da un gruppo di bambini, mano d'opera
innocente, una realizzazione che dura poco
e l'onda più feroce lo spazza via.

E dietro a questa grande creazione “il mare”
si perde il mio sguardo da mortale,
 spazzia la mia vista su questo mistero infinito
e sul mio corpo prevale in un lieve abbandonarsi.



L.G..R.

mercoledì 22 luglio 2015

Incontro segreto

Cercavo di volare e venire incontro
al tuo sorriso invitante,
sogno di quando ero ancora giovane
che ancora non tramonta.

Spesso mi torna in mente, ma ora non
ha più nessuna importanza, mi volto
e abbraccio la tua presenza.

Ora volo con le mie fantasie ma non so
tacere, non posso, ogni giorno devo
esternare quello che provo e subito
dopo sento di nuovo il sollievo.



L.G.R.

domenica 19 luglio 2015

Destino

In un tempo lontano, dove un mondo
nuovo ebbe inizio, è lì che incontrai
i tuoi occhi, il tuo corpo il mio nuovo
amore che illuminò la mia giovane mente,

In quell'accesa sera di marzo con le stelle
luminose e la luna sorridente ti baciai
per la prima volta accumulando in me
un brivido di piacere,

i miei occhi si aggrapparono alla tua infantile
bellezza, ai cenni d'intesa,  al tuo sorriso
innocente e non sarà facile dimenticarti.

Amore, passione seguirono il nostro
percorso per decenni fino al bivio che ci
divise.

In quella notte nel silenzio
più assoluto, dal cielo fù deciso il
nostro destino, una condanna inaspettata
un dolore che prese forma con il tempo!

L.G.R.

mercoledì 8 luglio 2015

Essere.

Sono nato un giorno d'inverno in un mondo
inesistente, trasportato dal vento dell'amore,
adagiato sul letto di rose 

Io sono il vento, io sono il mondo, io sono
il mare, il sole che asciuga.

Io sono il potere di me stesso del mio corpo
della mia anima.

Io sono il nulla che si nasconde,
l'essere invisibile
al mondo che cammina silenzioso
nel buio della notte.

Cammino con passo felpato in questo lungo
tunnel un  percorso tortuoso della mia vita,
io sono il nulla...


L.G.R.

venerdì 3 luglio 2015

Fantasmi

 Mille fantasmi ogni giorno sfilano
dinanzi ai miei occhi chiusi in questo
mio tempo.


Surreali e mistiche figure mi appaiono
turbando la pace che mi ero creato.


Il mio tempo scorre lentamente accompagnato
dai ricordi più belli che lottano contro questi
assurdi sogni.


Quante ombre confuse nei miei pensieri
eppure in mezzo a loro la tua immagine
ripecchia sempre pulita!



LG:R.

mercoledì 1 luglio 2015

BELLISSIMA



Le ragazze sono come le mele sugli alberi.
Le migliori sono sulla cima dell'albero.
Gli uomini non vogliono arrivare alle migliori, perché
hanno paura di cadere e ferirsi.
In cambio, prendono le mele marce che sono cadute
a terra, e che, pur non essendo così buone,
sono facili da raggiungere.
Perciò le mele che stanno sulla cima dell'albero, pensano
che qualcosa non vada in loro, mentre in realtà
"Esse sono grandiose". Semplicemente devono essere
pazienti e aspettare che l'uomo giusto arrivi, colui che sia
cosi coraggioso da arrampicarsi fino alla cima
dell'albero per esse.
Non dobbiamo cadere per essere raggiunte, chi avrà
bisogno di noi e ci ama farà
di tutto per raggiungerci.
La donna uscì dalla costola dell'uomo, non dai piedi per
essere calpestata, ne dalla testa per essere superiore.
Ma dal lato per essere uguale, sotto il braccio per essere
protetta, e accanto al cuore per essere amata.
Mandalo alle ragazze eccezionali che conosci e non
dimenticarti di mandarlo anche agli uomini perché
sappiano quanto vale una donna!
"La terra ha musica per coloro che ascoltano"


William Shakespeare

Sofferenze

Il mondo si ricopre di tristezza
in questi giorni senza religione
lacrime di sangue inondano la terra
irrigandola di un odio assurdo
verso i nostri fratelli!

 Urla strazianti fendono l'aria circostante
e inumane sofferenze a coloro che
subiscono.

La nostra luce è coperta e l'ombra  prende
il sopravvento, e noi viviamo
in questa penombra di paura e impotenti.

Non siamo tutti figli di Dio?, siamo nati
per risplendere.

Ho paura della guerra, del male, vorrei
voltarmi e tornare bambino, spensierato
e con lo sguardo innocente
 guardare la realtà, la vera pace Cristiana!



L.G.R

martedì 16 giugno 2015

L'Addio

Il giorno che te ne andasti
Il mio cuore palpitava e gli occhi
erano umidi, il sole dell'estate bruciava
la mia pelle ma non sentivo il calore,
un freddo sudore colava dalla mia fronte.

I tuoi tormenti sono terminati con la
quiete della morte, io sconfitto a guardarti.

Cammina sul verde prato,
ora lassù per te sarà la grande pace
e vivrai nel grande silenzio.

Non ho più amato nessuno dopo di te
e non amerò ancora per molto tempo,
rimango ancora a guardare  nelle vecchie
fotografie, la tua bellezza fiorente e i colori
abbagliante dei tuoi occhi che mi
fanno dimenticare momentaneamente
la tua morte.



L.G.R.

domenica 7 giugno 2015

Si parte!

In questi pochi metri  quadrati, dal caldo
insopportabile, che oggi
noi calpestiamo per soddisfare le esigenze
di ogni bambino,
noi con le nostre sembianze umani uguali
anche se mille anni di storia ci dividono,
noi uomini, voi donne sappiate che questa
mia docile bontà deriva dal sentimento
istintivo del mio essere.

Non cerco di fabbricare inutili castelli
ma cerco di costruire sicure fondamenti
e dar forma a qualcosa di costruttivo,
non per me ma per il bene altrui.

Il mio tempo è transizione non so per quanto
tempo ancora!
In questi giorni ho sentito
scorrere il sangue nelle mie vene
e con il battito del mio cuore elevato ho cercato
ugualmente di sorridere.

E allora diamoci la mano e con amore portiamo
avanti questo infinito spettacolo anche se non sarà
un inumano silenzio
 ma un gran caos da sopportare.

Viva l'Oratorio estivo 2015

L.G.R.

 

sabato 6 giugno 2015

La vera pace!

Ho cercato un po' di pace! L'ho cercata
trà le onde del mare ma non è durata nel tempo.

L'ho cercata  nel silenzio dei boschi ma il vento la spazzò via in un attimo!

L'ho cercata nella musica, nel canto,
nella danza, nell'estasi nell'amore nella
malinconia e anche nel dolore ma
ma non cambio nulla nella mia vita.

Un giorno passai davanti ad una porta socchiusa
di una Chiesa sentii un grande profumo
di mistero, la porta semiaperta mi invitò
ad entrare.

Mi accorsi che sullo sfondo una grande pace
mi dette il benvenuto e per questo che fin da
allora  in questo silenzio trovo sempre la vera
Pace!


L.G.R.


mercoledì 13 maggio 2015

Un riflesso inatteso

Un riflesso di una immagine mi apparve
mentre il mio sguardo si perdeva
nei riflessi del lago in questo pomeriggio
di primavera inoltrata.

Cercai di metterla a fuoco per migliorarne
la visione ma un battello passava in quel
momento cancellandone  ogni traccia.

Rimango in attesa  anche un po' deluso e con
il cuore in pena, aspetto il calmarsi
delle acque e sperare che tu ci sia ancora.

Vivo questo istante con anzia mentre il
sole sta tramontando su questo lago d'argento
ecco adesso ti vedo tu sei lì all'orizzonte e mi guardi
divertita.

Ti lancio un bacio con il soffio della mano
un dono di uomo vivo e ancora innamorato
mentre il tuo volto traspare in lontananza.



L.G.R.

giovedì 30 aprile 2015

Malinconia

Quando sei triste e malinconica
nel tuo misterioso mondo lontano,
siediti e ascolta i miei silenzi carichi
d'amore.

Oggi  il mio cuore è carico di emozioni
perché ti ho rivista nei miei sogni, eravamo
in sintonia con la nostra musica
in sottofondo.

In questo mio stato senza tempo fatto di
sogni che svaniscono all'istante
mi perdo trà i fumi della mia città girovagando
senza meta con i miei timori che crescono.

I miei silenzi ora ti rendono felice,
l'ho notato sul tuo volto sorridente, felice
e desiderosa di essere amata, posso
immaginare nei tuoi silenzi l'ascoltarmi
con la gioia di una donna innamorata.


L.G.R.

mercoledì 29 aprile 2015

Carlo Maria Martini

 







Non basta deplorare e denunciare le 
brutture del nostro mondo.

Non basta neppure, per la nostra  epoca disincantata,
parlare di giustizia, di doveri, di beni comune, di programmi
pastorali, di esigenze evangeliche.

Bisogna parlarne con un cuore carico di amore compassionevole,
facendo esperienza di quella carità che dona con gioia e che suscita
entusiasmo: bisogna irradiare la bellezza di ciò che è vero e giusto
nella vita, perché solo questa bellezza rapisce veramente i cuori e
li rivolge a Dio.

Occorre insomma far comprendere ciò che Pietro
aveva capito di fronte a Gesù trasfigurato “Signore, è bello per noi
restare qui!” 

Carlo. Maria. Martini
.

domenica 26 aprile 2015

Sogni diversi

Non smetterò mai di seguire i miei sogni
anche se la mattina svaniscono nel nulla.

Rossi tramonti di fuoco affiorano nel mio triste
sguardo quando mi fermo a guardare quei luoghi
che ci videro assieme.

La mia vista spazzia lungo quel sentiero
dove ci baciammo per la prima volta,
 noi due soli coccolati dal canto di un usignolo
 e nascosti dalle cime del grano maturo.

Poco più avanti l'infinito ci aspettava a braccia
aperte con amore, con le sofferenze, con le gioie
e le tristezze.

Ed eccomi qui seduto nel trono della mia vechiaia
sempre assorto nei miei pensieri martellanti,
cerco di distrarmi con indifferenza agli occhi di
chi mi sta attorno ma la tua immagine non riesco
ancora a cancellarla.



L.G.R.

lunedì 13 aprile 2015

Madre terra

I miei ricordi vivono nelle mie 
notti insonne, giorni senza vita, il mio stato perso nello sconforto,
posso raccontarli per far si che durino oltre
il mio tempo.

Madre terra dai colori travolgenti e dal
calore umano, Africa della gioia, Africa
dell'allegria! Io, tuo figlio legittimo ora straniero
in un altro mondo, il mio sangue
ribolle nel ricordare.

Mi basterebbe un'altra volta rivederti per
poi ritornare bambino, mi basterebbe un'altra
volta rivederti e chiederti scusa per averti
abbandonato.

Ora mi illudo di essere poeta e scrivere versi
per te ma l'orgoglio di essere nato nel ventre
della tua terra non farlo mi opprime.



L.G.R.

domenica 29 marzo 2015

Ombre perdute

Cerco nel sole di tutti i giorni quel calore che
mi è stato sottratto,
cerco nella luna quel romanticismo che mi
faceva star bene.

Ma il calore del sole si è spento anni or sono
con un eclisse improvviso
e la luna non brilla più bruciata dai suoi raggi.

Cerco tra le stelle l'ombra di quell'amore
oscurato da forze potenti e nonostante il loro
brillare non vedo il suo profilo.

Una voce echeggia nell'aria di questa strana
primavera chiedendomi perchè ancora vivo
di nostalgia e mi invita a dimenticare.


L.G.R.

martedì 10 marzo 2015

Fiore di primavera

Oggi la piazza si è tinta di giallo e il
mio pensiero è corso incontro alla mia
donna, vorrei come allora offrirle
una mimosa ma la sua assenza me lo
impedisce.

E come  una farfalla vorrei  alegiare  su
quel fiore dove lei aprirà i tuoi petali
per accogliermi tra i silenzi della natura.

Ma purtroppo anche il fiore tra qualche
giorno appasirà e la delusione riprenderà
il  suo corso trà l'indifferenza della gente
che mi passa accanto.

La Regina della quiete ti portò via dalla
mia vista  e ad ogni ricorrenza il mio
cuore si ferma a pensare, una sola cosa ancora
mi è rimasta quel filo di voce per gridare
ancora il tuo nome.


L.G.R.

lunedì 9 febbraio 2015

Veglia notturna!

Nel silenzio della mia stanza, circondato
dalle bianche pareti una strana
ispirazione mi prese all'improvviso,
ho preso carta penna e a te ho pensato.

La mia mano guidata come un'automa
si mise a scrivere bellissime frasi  sottolineando
ogni volta le parole d'amore.

Tu non ci sei sul nostro letto di rose non
sento più quel brivido di piacere di quando
la mia mano accarezzava il tuo corpo
vellutato.

La veglia notturna è iniziata prigioniero
di una notte d'amore immaginario, sono arrivato
in fondo al foglio e la poesia è quasi pronta
manca soltanto la tua approvazione
per concluderla.

Ormai le mie palpebre sono stanche e stanno per
chiudersi la tua approvazione è arrivata in tempo
spengo la luce ma ormai è quasi giorno sono certo
che tu mi guardi istintivamente chiudo gli occhi.
Buonanotte amore.

L.G.R.

domenica 25 gennaio 2015

Giorno d'inverno

Stamane oltre il vetro della mia finestra
ho visto le cime dei monti imbiancati,
mentre l'inverno si avvia alla fine,
gli alberi protesi verso il cielo
mostrano fieri i loro boccioli pronti
 ad esplodere al primo caldo sole.

In  questo quadro che raffigura la natura
lo sguardo umano si perde da millenni
senza mai stancarsi di ammirarlo.

Un appuntamento  perpetuo che si rigenera
ogni anno a volte accompagnato dalla
nebbia matutina che svanisce ai primi
raggi del sole.

Oggi mi sono svegliato con questa poetica
immagine, lascio la finestra aperta nonostante
l'aria sia fredda.

Impressa nella parete come fosse un quadro
non mi stanco di ammirare questa pace che
oggi la natura mi ha donato.


L.G.R.

Questa sera.

Ero assente con la mente e sospeso
nel mio mondo dell'immaginazione
non curante del tuo sguardo che da
lontano mi fissava.

Mi accorsi all'improvviso e ti venni
incontro notando i tuoi occhi neri che
scintillanano come due diamanti.

Intorno a noi vidi il futuro, un  mondo
fantastico colpito da questo fulmineo incontro.

Nasceva così un nuovo amore, un
incontro inaspettato un giorno del
principio del mio tempo.

Stasera ho scelto questi versi maliconici
dimenticando l'età che avanza, i miei bianchi
e lunghi capelli svolazzano con questa brezza
primaverile come  giunchi al vento e questo
tempo di ricordi passati per me è soltanto
crudele  per la mia mente.


L.G.R.


domenica 11 gennaio 2015

L'Isolamento

Il tuo sguardo è triste e la tua mente
altrove si perde tra mille dei tuoi
pensieri.

Le lacrime ti scendono copiose sulle guance
pallide per la freddezza della tua
stanza-

Manca quel tuo sorriso e la classica risata
che riempivi le anime della gente triste,
ritornerà la tua stupefacente forma che
da solo ti eri creata?

Quell' isolamento nauseabondo ti chiude
ad ogni sentimento e ti allontana da ciò
che tanto amavi.

Le tue mani tremano per la debolezza
e la tua arte è in attesa di essere
di nuovo impressa.

Uno scoglio ti impedisce di andare avanti
tu frantumelo ed esci da quella prigione che
ti attanaglia, libera la tua mente e vola
verso quel mare delle tue infinite
possibilità.


L.G.R.


lunedì 5 gennaio 2015

La nostra storia.

Ho posto il mio cuore vicino al
tuo petto per farti sentire il suo battito
e trasmetterti la mia emozione,
un sussulto del tuo corpo mi illuminò
la mente e capìi di amarti.

Seguirono pochi anni di storia per
scriverne un libro assai romantico
che oggi leggo ancora nel mio ristretto
isolamento.

Un convulso miscuglio di piacere
 e dolore che non vorrei mai dimenticarti.

Le pagine sono ormai consumate come
il mio corpo decrepito,
lo sfoglio delicatamente per non perdermi
qualche sillaba delle tue parole ma aggiungerne
altre che mi comunichi dall'ignoto e affascinante
 mondo in cui ti trovi!



L.G.R.