mercoledì 28 dicembre 2016

Il veccchio Bambino

L'ombra di un bambino che mi passa
accanto segna in me il tempo
della mia infanzia, si volta di tanto in tanto per seguire i passi della mia vecchiaia.

Salti e e corse mi fecero crescere nello
spirito di libertà senza pensieri per
il futuro.

Ora il mio passo è lento e stanco mentre
passeggio nel parco con i miei cani
si fermano di tanto in tanto e mi aspettano
accompagnado così la mia stanchezza.

Quel bambino ormai è cresciuto e molta
è la strada che ha percorso, l'ho perso
dalla mia vista ma sicuramente è dietro
l'angolo che mi aspetta.



L.G.R.

mercoledì 21 dicembre 2016

Papa Francesco

Venisti da lontano con il Crocefisso  nella mano, un libro stretto stretto sottobraccio per mostrarlo
a coloro che ne ha di bisogno.


Francesco è il tuo nome, hai voluto seguire i passi di un vero Santo che visse nella povertà assoluta per continuare il suo percorso.


Ami il popolo che ti ha accolto ma anche il mondo  che ti segue, la gente urla Francesco! E tu rispondi
con un sorriso.


Viaggi senza scorta perché non hai nulla da temere,
scendi dall'auto e il popolo vai  ad abbracciare.


Le mani tese che ti vogliono toccare sono tanti ma tu
non ci arrivi e un sorriso le mandi.


Francesco venuto da lontano, da un altro mondo,
e il tuo popolo ha cambiato il modo di
pensare.


Esprimi amore  quando parli e la gente attenta ascolta
le tue parole, la piazza è grande ma se tu continui così
non basterà il mondo per contenerla.



L.G.R.

venerdì 2 dicembre 2016

I tuoi silenzi.

Non dire nulla, capirò i tuoi silenzi il tuo volto  parla chiaro e le tue labbra tremono, ombre confuse attraversono il tuo volto, si è l'amore che nasce.

Resto immobile a comtemplare  le tue guance  arrossite un po' per il freddo un po' per l'emozione, mi avvicino
e cingo il tuo corpo in un abbraccio.

Ora e in futuro voglio  farti vivere un altro
tempo, il nostro tempo accompagnato dal mio
canto poetico, senza nubi all'orizzonte ma
con il sole sempre splendente.

Ora non dire nulla ho capito anch'io!, ti sussurerò
parole d'amore e i nostri sguardi d'intesa ci
accompagneranno come un ombra ad ogni
passo del nostro cammino.



L.G.R.


Il tuo profilo

Oggi ho disegnato il profilo del tuo volto lo ricordo ancora benissimo.
Ti ho fatta sorridendo perchè non perdevi mai il sorriso.

Ho disegnato il profilo  del tuo volto di  quando avevi vent'anni,  con tanta voglia di vivere e mi sono accorto che molto tempo da allora è passato.

Ho dato un po di colore al tuo volto
per aggiornare il tempo del nostro distacco
e il tuo viso lentamente ha preso forma.

Contemplo ora la mia opera mentre il mio corpo è
segnato dalla vecchiaia e il tuo è rimasto
ancora giovane e bello.

Vedi in me è rimasto sempre vivo il tuo
profilo è una finestra sempre aperta in questo 
mare di ricordi.



L.G.R.

lunedì 7 novembre 2016

Ho freddo

Ho freddo e l'inverno è alle porte,
le giornate s'accorciano inesorabilmente
e il giardino è spoglio, i rami degli
alberi son stecchite, sembra fuggita dal
mondo ogni bellezza della natura.

La tristezza mi assale quando vedo il
sole tramontare e poi muore
oltre i tetti.
Si accendono le prime luci delle case
e la gente frettolosa rientra
nelle proprie abitazioni.

Ho freddo, mi sporgo alla finestra un
cinguettare di ucellini che cerca
riparo  sotto le foglie dell'ulivo per passare
la lunga notte.

Ho freddo le nuvole basse non promettono
nulla di buono tra pochi giorni la neve coprirà
le strade, i tetti delle case.
Il sole stanco  non scalderà più e farà capolino
dopo un breve percorso.

Ho freddo mi manca il tuo calore della sera
lo sfiorare la tua guancia, il tuo bacio
della buonanotte.

L.G.R
.

domenica 6 novembre 2016

In fondo alla via

Era lì che mi aspettavi tutti i giorni lì, in fondo alla via, la nostra via.
Oggi  ricordo ancora  il giorno che  ti incontrai fui abbagliato dalla tua bellezza.

Sento ancora il tuo profumo ogni volta che la percorro.

Per me resti sempre un dolcissimo ricordo,
una finestra sempre aperta nel mio cuore.

Voglio così lasciarti, ora ma soltanto con
il pensiero, così come ti amai,
l'immensa distanza che ci divide resta
per noi irragiungibile.

Per te sarà pace per me il dolore non ha
confini e di tanto in tanto si sovrappone
l'angoscia che si dissolve con qualche
lacrima.



L.G.R.


domenica 23 ottobre 2016

Autunno

É l'autunno cadono le foglie, saltella trà
i rami uno scoiattolo fuggendo spaventato alla vista della mia presenza. 

Le foglie morte han coperto il viottolo  del parco, una nebbiolina fa da cornice  ai grandi fusti
di quercia.
È l'autunno con i suoi lucenti colori.

...E poi verrà l'inverno con le sue  freddi
giornate, rientrare a casa e sentire
quel piacevole tepore del camino acceso,
un po' triste per la solitudine ma
felice quando ti ricordo.

...E poi verrà la primavera con i suoi
meravigliosi colori e frequenti temporali
con lampi e tuoni e le corse al riparo.

Infine l'estate voglia di libertà e rinnovamento
allontana i dolori e la malinconia
accende la passione, la musica, il canto.
E dimentichi il freddo inverno
e la vita si riempie di un brivido piacere.

L.G.R.


domenica 2 ottobre 2016

Una giornata qualunque

Mi passa davanti di sfuggita la tua ombra durante il mio isolamento quotidiano confortando per qualche
minuto le mie lunghe ore.

Giocherò con la fantasia ormai
troppo consumata e spero in una
possibile guarigione della mia malinconia.

Cala la sera e le mie palpebre si
chiudono per la stanchezza di questa
giornata.

Mi sdraio nel nostro comodo letto
cerco di dormire sperando di sognarti
e nel silenzio più fitto della notte
un rumore improvviso mi fa
trasalire.

Un tuono seguito da un temporale e un
lampo che illumina la mia stanza
mi fanno perdere il sonno.

È l'alba ormai spengo la luce del mio
comodino e spero di addormentarmi.

L.G.R.

mercoledì 21 settembre 2016

Fantasia Notturna

Giocherò con la mia fantasia
nell'oscurità della notte e rivedere
per un atttimo il tuo sorriso,
e risentire di nuovo quel velato profumo
di rosa che tanto ti piaceva.

Le ore della notte sono lente a
trascorrere e dedico più tempo a
fantasticare, solo e con la fantasia di
sempre.

So di averti perduta, ho molto apprezzato
la tua presenza, è quasi l'alba, mi accorgo
che non posso più riaverti.

Il buio lentamente si dissolve e le
prime luci dell'alba filtrano attaverso
le persiane rendendo reale l'atmosfera
della mia stanza.



L.G.R.

giovedì 18 agosto 2016

Tramonto sui monti

Il sole stà per tramontare dietro
i monti oscuri creando una linea
ondulata all'orizzonte.

Le prime luci delle case sottostante si
accendono creando un'atmosfera
surreale.

Il sottofondo musicale di una campana
in lontananza incornicia questo
spettacolo della natura.

Sono le ore venti di un mercoledì di agosto
e un'altra giornata volge a termine.



L.G.R.

Mare d'estate

Un dolce rumore che si propaga nell'aria,
è da millenni che le onde del mare
s'infrangono sulla battigia accarezzando
le pietre levigate dal tempo.

Mare, Creatura divina dove regna la pace,
il sole con la sua luce disegna giochi
di colore sulle onde e con i suoi raggi
scalda il mare.

Verso l'orizzonte un delfino curioso saltella
mostrando le sue prodezze alla gente
sdraiata sulla spiaggia.

Mi lascio cullare sdraiato sulla sabbia bagnata,
il sole brucia la mia bianca pelle.
Un cane che abbaia,un bimbo che grida richiama la mia
attenzione, un salto con la mente nel passato,
un ricordo della spiaggia mia infanzia 



L.G.R.


venerdì 29 luglio 2016

All'ombra del grande pino

All'ombra del grande pino ho
baciatoTe mio grande amore
e sulla goccia di resina
caduta per terra ho inserito le
tue iniziali.

Ora rivedo quella goccia riapparsa in
un dimenticato cassetto, il mio cuore 

sussulta, sono passati
diversi anni ma brilla come allora.

Il mio sguardo corre veloce in quei
momenti lontani e il lieve abbandonarmi
a questa contemplazione estatica
mi rattrista maggiormente.

Rivedo con la mia memoria il tuo volto
un po confuso, mutato dal tempo che è passato,
ma la certezza che t'amai rimane sempre
nel mio cuore



L.G.R.

giovedì 26 maggio 2016

Un vecchio ricordo

Un campo di margherite papaveri e
tulipani nella valle della nostra infanzia
profumavano il nostro lungo
cammino.

Il sole bruciava la nostra pelle, il caldo
piacere della primavera rallegrava la
nostra fanciullezza.

Correvamo noi due verso il futuro, nel mondo
di grandi ansimando per la stanchezza,
ma felici mano nella mano.

Ormai sono cose passate nel tempo e tutte
le nostre speranze si sono concretizzati
felicemente.

Guardo di tanto in tanto quella valle con la
mia memoria e la vedo sfiorita,
invecchiata anch'essa come le mie
membra.

Non posso farne a meno di questo ricordo
e quando il profumo della  primavera
s'impossessa di me mi sento come quei
boccioli di fiori che schiudevano petali
in primavera.

L.G.R.

lunedì 4 aprile 2016

Nel silenzio

Ti ho chiamato con il silenzio
del mio cuore e i battiti aumentavano
ad ogni sillaba.

Ti ho vista con il pensiero della
mia mente, e  il tuo volto era più
splendido della luce.

Ti ho sentita con il silenzio del vento
e come una nota musicale
ho sentito la tua voce calda impressa sul
il pentagramma.

Ma la tua immagine dovè? la cerco
attraverso una nuvola che passa, la cerco
invano tra la gente che inncontro.

Il desiderio confuso e la voglia ancora
di rivederti lievita sempre più e
il mio spirito di ribellione sta
pian piano naufragando in un mare
di dolore!

L.G.R.

sabato 19 marzo 2016

La carezza del vento

Il viale alberato è tutto un fiore,
il canto degli uccelli annunciano
l'iminente primavera e il profumo di una
nuova vita che si spande nell'aria.


La carezza del vento sui miei capelli,
l'aria del mattino mi rigenera e lentamente
assaporo questa natura.

La collinetta si popola di nuovi amanti
abbracciati e amoreggiando
seduti  sulla panchina indifferenti
alla gente che passa.

Uno scoiattolo mi passa sfrecciando davanti
e si perde tra il folto fogliame di un pino,
un cane scodinzola alla vista di un altro,
un  cavallo guidato dal suo padrone si dirige
verso il parco.

Spazia la mia vista su questo quadro
 meraviglioso che raffigura la natura, i miei passi
rallentano il cammino, una panchina libera
mi invoglia a sedermi.


L.G.R.

giovedì 4 febbraio 2016

Prigioniero d'amore

Cerco tra i passanti che incontro il tuo sguardo sorridente che mi ha lasciato da molto tempo
e dare vita al tuo volto ancora per un istante.

L'indifferenza della gente che mi passa accanto
non conosce le mie pene, mi sorride, e capisco
perché mi guardano in quello strano modo
proseguendo la loro strada.

Mi accorgo che sono ancora prigioniero
del nostro amore, incapace di dimenticare.

Il mio corpo è avvolto nella fitta nebbia
della tua lontananza, tanto tempo è passato!

Ti osservo ancora con la mia mente, mentre
felicemente ballavi una sera d'estate sulla sabbia
attorno ad un falò acceso con la musica del
mare.

Il cielo decise quella notte del tempo
il tuo destino e senza aprir bocca accettasti
abbandonandoti senza che tu lo volesse
tra le sue braccia.

L.G.R.


mercoledì 3 febbraio 2016

Infermieri

  1. Quando entri qui dentro lo fai in punta di piedi
    ti ritrovi all’inferno ed ancor non ci credi,
    incontri bambini con i loro parenti
    qualcuno ti parla e tu ancor non senti.
    Ci sono i disegni ad ornar le pareti
    ma hai gli occhi velati ed ancor non li vedi.
    Ti senti tradito, sconfitto, umiliato
    vorresti capire per quale peccato,
    invochi il tuo Dio, inizi a pregarlo
    gli chiedi perché non sei tu ad espiarlo.
    E Dio l’ho incontrato vi sembrerà strano
    vestito di verde col bisturi in mano.
    E ancora l’incontro lungo il mio itinerario
    a volte è un dottore, a volte è un primario
    che affronta un nemico vigliacco e sleale
    per un gruppo di eroi sempre pronti a lottare.
    Il diavolo è viscido, codardo e meschino
    per questo ha il coraggio di aggredire un bambino.
    Però in quest’inferno con grande stupore
    C’è chi lo combatte con gesti d’amore,
    vestiti di bianco ti sembran normali
    ma sotto quel camice hanno un paio di ali
    che loro umilmente non fanno notare
    però ve lo giuro: li ho visti volare!
    Che cosa non fanno per questi bambini:
    parametri, flebo.. gonfiar palloncini,
    pazienti e amorevoli in un clima irreale
    la loro presenza qui è fondamentale.
    E lo è soprattutto, nessuno lo ignori,
    per quei disperati di noi genitori.
    Se stai affondando ti riportano a galla
    e quando hai bisogno hanno pronta una spalla
    varcando un confine in più di un’occasione
    tra il loro dovere e la loro missione.
    A turno finito mi chiedo sovente:
    avranno una casa? Vedranno altra gente?
    E di questo inferno per noi così brutto
    gli basta una doccia per toglier via tutto?
    Se fuggi da qui non molto lontano
    si va in purgatorio che è giù al quarto piano.
    La vita riprende il suo ritmo normale
    L’inferno è un ricordo che se affiora fa male,
    ma ciò nonostante sorrido d’incanto
    se penso ai ragazzi col camice bianco.
    Così mi ritrovo puntuale ogni sera,
    chiuso nella mia stanza raccolto in preghiera,
    a rivolgere un sentito grazie al Padreterno
    per aver messo gli angeli dentro all’inferno.
  2.  
  3. SCRITTA DA UN GENITORE PER GLI INFERMIERI DEL REPARTO ONCOLOGICO PEDIATRICO

lunedì 1 febbraio 2016

Che cosa vedi!

Che cosa vedi infermiere? Cosa vedi?
A cosa stai pensando … quando mi guardi?Vedi un uomo vecchio, irritabile … non molto saggio,
dalle abitudini incerte… con gli occhi lontani?
Che dribbla con il cibo … e non da alcuna risposta.
..e che quando provi a dirgli a voce alta : ..”almeno assaggia” !
Sembra nulla gli importi di quello che fai per lui..
Uno che perde sempre il calzino o la scarpa..
..che ti resiste, non permettendoti di occuparti di lui..
per fargli il bagno, per alimentarlo… e la giornata diviene lunga ..
Ma cosa stai pensando?.. E cosa vedi ??
.. Apri gli occhi infermiera !!.. perchè tu non sembri davvero interessata a me..
Ora ti dirò chi sono.. mentre me ne stò ancora seduto quì a ricevere le tue attenzioni… lasciandomi imboccare per compiacerti.
Ho accettato l’offerta di nascere … e ho mangiato secondo il loro piacimento.
“Io sono un piccolo bambino di dieci anni con un padre ed una madre,
Fratelli e sorelle che si voglion bene ..
Sono un ragazzo di sedici anni con le ali ai piedi..
che sogna presto di incontrare l’amore ..
A vent’anni sono già sposo… il mio cuore batte forte ..
giurando di mantener fede alle sue promesse ..
A venticinque….ho già un figlio mio..
che ha bisogno di me e di un tetto sicuro, di una casa felice in cui crescere.
Sono già un uomo di trent’anni e mio figlio è cresciuto velocemente,
siamo molto legati uno all’altro da un sentimento che dovrebbe durare nel tempo.
Ho poco più di quarant’anni, mio figlio ora è un adulto e se ne và,
ma la mia donna mi stà accanto.. per consolarmi affinchè io non pianga.
A poco più di cinquant’anni… i bambini mi giocano attorno alle ginocchia ,
Ancora una volta, abbiamo con noi dei bambini io e la mia amata..
Ma arrivano presto giorni bui…. mia moglie muore..
..guardando al futuro rabbrividisco con terrore..
Abbiamo allevato i nostri figli e poi loro ne hanno allevati dei propri.
..e così penso agli anni vissuti… all’amore che ho conosciuto.
Ora sono un uomo vecchio… e la natura è crudele.
Si tratta di affrontare la vecchiaia… con lo sguardo di un pazzo.
Il corpo lentamente si sbriciola… grazia e vigore mi abbandonano.
Ora c’è una pietra… dove una volta ospitavo un cuore.
Ma all’interno di questa vecchia carcassa un giovane uomo vive ancora
e così di nuovo il mio cuore martoriato si gonfia..
Mi ricordo le gioie… ricordo il dolore.
Io vorrei amare, amare e vivere ancora ..
ma gli anni che restano son pochissimi.. tutto è scivolato via .. veloce.
E devo accettare il fatto che niente può durare..”
Quindi aprite gli occhi gente.. apriteli e guardate..
..”Non un uomo vecchio”.. avvicinatevi meglio e… vedete ME!


Lettera trovata in un comodino di un uomo deceduto in una casa di riposo
Troppo bella rispecchia la relata di oggi!

lunedì 18 gennaio 2016

Primo Amore

ho lanciato uno sguardo furtivo al passato,
mi apparve un ricordo molto felice,
l'incontro con il mio primo amore.

Un'mmagine fantastica! i suoi capelli
svolazzanti al vento, il suo sorriso
infantile e la felicità nei suoi occhi.

Gli amori che seguirono, con i suoi
mille profumi, non ebbero la forza
di cancellarlo.

E allora rimarrà tra i miei migliori amori,
la sentirò nel vento, sentirò il suo calore
nel sole, la sua voce echeggerà nella mia musica
e la vedrò ancora nei miei pensieri!

Ora questa immagine illusoria del mio
tempo che fugge si dissolverà con una
lacrimuccia che solcherà la mia guancia.
L.G.R.

lunedì 11 gennaio 2016

Giorni senza notti

Passano i miei giorni  senza notti,
il buio mi fa paura e il mio corpo teme
il buio.

Ho paura della solitudine e il buio è la
sua silente compagna.

Le mute ombre dei sogni, mostri e quant'altro mi perseguitano animandolo di paure

I timori svaniscono dinanzi alla luce e come  un'armonia musicale rilassa la mia  accumulata tensione.
 

L.G.R.