lunedì 2 aprile 2018

A mio Padre

Sempre curvo a lavorare nei campi,
mentre il sole bruciava la tua pelle,
sopraffatto per la stanchezza
tornavi a casa e ti rilassavi alla vista
dei tuoi figli.

Tu padre dalle braccia robuste e il
carattere dolce di un bambino, con
le tue ruvidi mani accarezzavi la
pelle del mio delicato volto.

Mi sono lasciato trasportare sulle ali
dei sogni, oggi è la tua festa, la festa
di padre e San Giuseppe il tuo nome.

Per me è stato bello rivedere
quell'immagine del passato che
in me è rimasto un vivo ricordo.

Passarono gli anni e i Tuoi capelli
divennero sempre più grigi e il tuo
passo sempre più pesante da non poter
più uscire di casa, aspettavi con ansia
l'arrivo dei tuoi figli.

Il segnale dal cielo fu chiaro la malattia
non ti diede scampo e la sentenza
prese forma e nel tuo inconscio mentre
deliravi nominavi i tuoi figli.

Il tuo Angelo custode ti prese per mano
e chiuse i tuoi occhi per sempre.

L.G.R.

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