venerdì 22 marzo 2013

Farfalla

Dolce farfalla notturna, vola sulle
mie notti scure e insonne.

Alleggerisci la mia pena, conforta
la mia inquietudine.

La notte è calda, l'aria è soffocante.
ventilami  con le tue leggere ali dell'amore.

Fammi sentire la brezza del tuo
corpo.

Posati sul petalo,
bocciolo dell'amore.





L.G.

Genitori

Non percuotere i figli tuoi,
essi  pensano in modo diverso
di te.

Non percuotere i figli tuoi
la loro idea non cambierà
essi la pensano in modo
diverso di te.

Non percuotere i figli tuoi,
quando raggiungeranno la
loro matura età capiranno
i loro errori e rimedieranno
di conseguenza.




L.G.

Caldi raggi

Mi specchio nelle limpide acque
di un torrente, l'occhio fisso in
quel punto riflette l'immagine di
un lontano ricordo.

Il volto della mia spensierata
infanzia, immergersi in quelle
basse acque, e riemergere
pulito da ogni pensiero.

Al mio fianco c'eri tu, sole della
natura a tendermi i tuoi caldi
raggi e asciugare il mio corpo.

Veloce scorre l'acqua come gli
anni, ma l'immagine mia è ferma in
quel restante punto.



L.G.

Ritorno alla giovinezza

Sospeso, il tempo aleggia nell’aria e leggero
si porta verso l’infinito.

Le corse e le preoccupazioni non esistono, i futili sorrisi delle genti diventano
sorrisi raggianti.

Rinchiudo il tutto nel mio scrittoio e lo
apro a tempo per sprofondare
nei miei ricordi più belli.

Scrivo storie vere, scrivo la mia vita, scrivo
tutto quello che la mente mi suggerisce.

Oggi è festa “Festa del Papà”, i miei bianchi
capelli riccioluti son caduti al taglio
di una forbice, il bianco grigiastro indica che 

gli anni son passati, ma non sono causa della mia
Stanchezza.

Leggero mi sollevo in punta di piedi e mi sporgo
alla finestra, il sole caldo raggiunge la mia pelle, la primavera quest’anno è in anticipo e gli alberi Sono in fiore.

Una voglia di evadere mi prende mi vesto in qualche

modo la tuta di ginnastica è appesa le scarpe da tennis sono nella scarpiera come avessi vent'anni
esco di casa e mi avvio nel parco vicino. 

L.G. 

domenica 17 marzo 2013

Il viaggio

E venne da lontano con pochi bagagli
nella sua mano, un cuore buono e
 tutto quello che ci dà in dono.


Un sorriso nelle sue labbra  ha comperato
la fiducia della gente,
chiede preghiere in cambio d'amore e il
popolo gliela offre senza rancore.....


Abbraccia il ricco abbraccia il povero
accarezza i bambini
è tutto quello che offre lo fa con le leggi del
Signore.


Francesco è il suo nome, il Papa eletto
dai Cardinali ha rifiutata il lusso e ha pensato
ai poveri.


Il suo cammino è molto lungo
ma ha già iniziato a camminare per affrontare
tutto quello che ha da fare per adempire
al suo dovere.


L.G.

L'ignoranza.


Non   c'è   al  mondo  un  essere  più ignorante
di un intelligente che manifesta pubblicamente
la sua intelligenza.

Non c'è al  mondo un essere più intelligente
di   un   ignorante   

che   compatisce queste
manifestazioni.


L.G.

sabato 16 marzo 2013

Folle desiderio

Varco la soglia di un nuovo
amore, un profumo intenso
mi avvolge e gemiti di
speranza palpitano dentro
di me.

Fresca fanciulla dagli occhi
splendidi e da un sorriso che
accentua la tua rara bellezza,
fammi sentire tuo e sentirò
il mio corpo sollevarsi da terra
come una foglia.

Fissi i miei occhi ti guardano
sottoposti alle grandi   torture,

mai sottrarrai sicuramente

dal mio cuore questo folle desiderio.


L.G.

Vita

Dolce esistenza della mia felice
vita.

Il mio cuore nel corpo avvolto
e la mia anima che lo sorregge.

E' bello vivere, è bello sorridere,
è bello vedere crescere i bambini,

sentirsi responsabile delle loro
azioni.

E' bello prestarsi agli altri e

aiutare il  prossimo.

La vita: dono di Dio.... amiamola
semplicemente cosi.
 

Cieli aperti

E si aprirono i Cieli, gli uomini
si chinarono dinanzi al suo
potere.

La luce si fece più intensa e le
parole echeggiarono.

Le piante verdeggiante ondulavano
rigogliose al sole, e i prati fiorirono.

La natura cambiava, vedevo i buoni
e i malvagi che si stringevano le
mani.

Era bello vedere la terra che tornava
alla natura, e il cielo azzurro che
l'avvolgeva in un manto.

Bambino.

Un forte vento soffiava
nella mia verde campagna.

Le gemme di grano ondeggiavano
piegandosi al suo volere.

Un ululato, un fischio,uno
scricchiolio di porta.

Attorno a me regnava un'atmosfera
spaventosa, un incubo.

Nella sua stanza un bambino con

gli occhi spalancate e tremante
dalla paura, chiama la Mamma.

Lunghi attimi, e poi ore passarono
prima di addormentarmi.
 

martedì 12 marzo 2013

Dea notturna

Una dea mi appare nottetempo, vestita
di bianco candore, il suo profumo inebriante, circonda l’aria della mia stanza.

Un  sorriso si sprigiona  dalle sue labbra e assicura un rilassamento totale delle mie membra.

Un dolce canto echeggia nell’aria…
una visione celeste si materializza,
intonando una ninna nanna.

Cullato da questo canto, si chiudono le mie
palpebre addormentandomi come un bimbo
nella sua culla.

Albero tra la nebbia

Attraverso  il parco, creazione della natura, offeso dal  mondo che lo circonda.

Mi soffermo di tanto in tanto a parlare con qualche albero secolare, stretto nella  morsa della  nella nebbia che lo circonda, le chiedo che cosa ne pensa.

Mi guarda in modo interrogativo

e chiuso nel suo mutismo esprime
tutto il suo dolore, allora io 
comprendo.

Gimcane e fiumi di automobili lo
annebbiano lasciandolo
impietrito nella sua immobilità.

Lo abbraccio desolato  ma
non posso fare altro che compiangerlo
 

Fiore.

Un bocciolo di rosa si schiude all'alba di questo nuovo millennio, sublime, e con maestria  si erge al mondo nuovo.

Nasce dalla Terra sollevata da profonde
radici, i suoi rami sono accarezzate da  tiepidi

venti e cullati dai riflessi 
del sole.

Un'ape le volteggia intorno  raccogliendo
il dolce suo nettare, mentre lei lo accogli a
petali spiegate offrendosi a lui con amore.

Passano i giorni e si accorge che la sua forza
l' abbandona, cadono i suoi vellutati petali,
cerca il volteggiare di quell'ape... in silenzio
si arrende,  stanca e rassegnata si 

abbandona alla sua fine.

lunedì 11 marzo 2013

Campane


Con   passo   spedito, mi   avvio   verso la casa del  Signore,   le   campane suonano e i suoi rintocchi, coprono   il rumore dei miei passi.

Incontro i  volti felici  della   gente  che sorridendo si avvia all'incontro.. la meta   del   perdono  che   tutte le domeniche ci uniscono.

Mi raccolgo nella Preghiera, e un senso
di benessere mi pervade, il Signore c'è è
presente tra di noi.

Esco felice e purificato da quell'incontro
ripercorro la strada che mi conduce
verso casa con il sorriso sulle labbra e la

pace nel mio cuore.
 

Nuovi confini.

Liberiamoci in volo con le fantastiche ali dell'amore e gioire dell'aria che ci
circonda respirando a pieni polmoni.
 

Liberiamoci in volo tendendo le braccia al cielo, dimenticando il frastuono della Città e le maldicenze della gente.

Trasformiamoci in una nuova infanzia e tracciamo nuovi confini, inaccessibili alle forze non

desiderate e il nostro amore
grande diverrà.

Radicheremo nella nostra nuova Terra
sospesa tra le nuvole e assorbiremo il
nettare della sua rugiada,

Crescerà un nuovo Mondo e nasceranno
nuovi amori senza veli, senza odio.

Vivremmo all'infinito nel nostro eden, 

contornati dal  verde della speranza.
 

domenica 10 marzo 2013

Addio.

L'aria calda dell'estate opprimeva
la mia mente.

Sentivo la tua gelida mano
tremante tra la mia.

La tua fronte stillava freddo sudore,
e il tuo cuore forte batteva.

Sentivo il tuo sguardo penetrante
trafiggere i miei occhi.

Le tue calde labbra cercavano le
mie, distaccati e gelidi.

I tuoi occhi scintillarono gocce

di diamanti luccicanti ai raggi del sole.

Il mio cuore duro e impassibile
cercava il distacco, ma la mia mente
cercava tra i ricordi nostri vissuti.

Non ti dissi addio, quel giorno perché
tra i ricordi trovai quello che avevo perduto.

Prepotenza.


Guardo dalla finestra le cime degli alberi piegarsi, sotto un vento di tramontana.

Ubbidienti al suo volere e
senza potere fare nulla.

Il cuor tuo duro e freddo mi fa
rabbrividire.

Ubbidiente mi piego al tuo
volere senza potere fare nulla.
 

Albero.

Albero, spoglie sono i tuoi rami
contorti dalla vecchiaia.

Ne hai viste tante nel tuo lungo
cammino.... da fermo.

Le tue radici sono ben piantati

nel profondo della terra.

Resisti.

Non rammaricarti se nessuno più

ti guarda, pensa ai tuoi ricordi più belli.

Pensa quando eri bello e giovane
splendore della natura e della gente.


Rassegnati: sei giunto alla fine.... Albero
 

venerdì 8 marzo 2013

Cristianità

Passeggio senza meta per le vie della mia Città, quando un tocco di campane mi riporta alla realtà, ricordandomi della
mia Cristianità.

Cerco la casa del Signore più vicina, e i miei passi mi conducono nel Tempio.

Varco la soglia , con il cuore gonfio disperanza , 

il mio fisico molto stanco.

Mi siedo, e una pace m'invade. 

Il Signore è a me vicino. 

Lo prego e cerco la sua Benedizione.

Il tempo trascorre e sento la leggerezza
del mio corpo,  la mia anima libera da 

ogni pensiero.

Esco dal tempio la speranza nel mio
cuore si è rafforzata .... Aspetto.

Un canto nuovo germoglia nel mio

insano cuore, rinforzo la fede verso il mio
Signore.

Innalzo la voce alla ricerca
del mio essere, e grido a squarciagola. 


Attendo una risposta.

Canto l'inno della mia salvezza,
un'eco lontano rincuora la mia
fede verso il mio Signore.



Ostacoli

Fuggo da una realtà assai corrotta verso una meta più sincera e pulita, mi faccio largo tra la folla e cerco la  strada della purezza.

Una luce mi illumina il passaggio,
varco mille ostacoli e subisco le 

percussioni, ma giungo al 
ugualmente traguardo.

Mi seggo ed aspetto, aspetto di
vedere se sono cambiato, mi rilasso

e respiro profondamente.

Sono fuggito da una realtà corrotta per
nuovi Mondi, trovai la purezza, trovai 

l’amore, trovai quello che cercavo.

Mi fermai a lungo, dove ho potuto
crescere i miei pensieri in quel luogo 

pulito e senza peccato.
 

Autore

Sfoglio un vecchio libro ingiallito trovato fra mucchi di carta in una
vecchia soffitta, la polvere e la vecchiaia le fanno da cornice.

Spolvero quel vecchio libro, apro a caso una pagina.... un misterioso
pentagramma mi invita a suonarlo.

Una remota canzone scritta da quel
scomparso autore.

Un si..., un sol...., un do....
Intono quel meraviglioso canto, una
musica lenta e l'echeggiare di una voce
candida e soprana si ode.

Un dolce canto, una dolce melodia
d'altri tempi, un'amore che il tempo
porto' via.

Si... mio dolce usignolo, sol...tanto
tu mi hai amato, do...po’ di te mai

più nessuno.

L.G.R.

giovedì 7 marzo 2013

Dono d'amore.

Il cuor mio batte forte nel mio petto, quando la proposta si fa reale.

Aspetto con ansia lo schiudersi della porta, ascolto i canti dei bimbi festosi.

Una forte luce dalla soglia mi abbaglia quando una piccola creatura intravedo.

Creati siamo stati per donare amore, ne
prendo uno tra le mie braccia, lui mi

guarda e mi sorride.
 

martedì 5 marzo 2013

Terra d'Africa

Terra d'Africa, polvere di sabbia
e caldo sole, nella mia mente....
riaffiora il ricordo.

Sono cresciuto in quei luoghi
lontani, la mia passata gioventù
che il cuor mio non può scordare.

Rivedo l'alba....

Rivedo il tramonto....
Rivedo gli amici di  un tempo
lasciati là.

Rivedo il loro caldo abbraccio,
il loro arrivederci
rivedo il loro addio!

Albero spoglio

Inerte e senza vita cadono dalle alte cime  colorate  di rosso rubino  le foglie d'autunno.

Svolazzano qua e là, un passante le calpesta ed essi rumoreggiano sotto ai suoi passi pesanti.

Volteggiano, al primo soffiar del vento formando girandole multicolore.

Triste e spoglio l'albero rimane con i
suoi silenzi, mentre dalla vergogna fra
la nebbia si nasconde.

Cerca di trattenere le ultime foglie
rimaste, ma deve soccombere alla forza
della natura.

L'autunno è alle porte, mi chino alla
finestra, lo vedo triste ma saldo nella
terra pronto per rinnovarsi al primo 

tiepido sole.

lunedì 4 marzo 2013

Un mondo senza vita.

Il vento dei ricordi soffia inesorabilmente nelle fessure della mia memoria, risvegliando
fatti e dolcezze addormentate nel tempo.


L'assenza prolungata copre un dolore ma non copre tutto  l'amore che ho provato per te!


Gli uccellini continuano a cantare  sul nostro verde prato dove noi distesi sognavamo il nostro Paradiso.


Ho rivisto quel prato, oggi è verde come allora
ma tu non c'eri, i fiori di inizio primavera hanno preso il tuo posto.


Gli alberelli tue preferite sono diventati alberi
maestosi i nostri figli non li riconoscerai  sono diventati grandi.


Capisci ora perché è grande il mio dolore,
io vivo mentre guardo vivere. 


I miei passi sono più corti e rallentano il mio
cammino, i miei capelli sono diventati grigi,
il mio respiro si affanna in questo mondo
senza vita.

domenica 3 marzo 2013

Bolla di sapone

Si dissolve come una bolla di sapone il tempo che passa lentamente
e la memoria si stacca da tutti quei legami acquisiti.


Raccolgo ciò che rimane di noi e lo tengo stretto sono 
bricioli d’amore da non 
dissolvere e li rinchiudo 
nella cassaforte del mio cuore.


Forte è il desiderio che si rinnova
quotidianamente in cerca di
emozioni vissuti assieme a te e
rassegnandomi  mi rimane soltanto
l’amarezza della tua partenza.

Dietro al cespuglio

Attenderò te lassù, sulla collina dietro al cespuglio, attenderò te accovacciato  che mi raggiungerai in questo spazio  incantato, la distanza che ci divide 
è tanta e può essere raggiunta  soltanto attraverso l’amore.


Non importa, io sarò li ad aspettare,

accovacciato dietro al cespuglio, nascosto
dagli sguardi indiscreti.


E staremo li, io e te seduti ad aspettare
guarderemo il Mondo dall’alto

accovacciati dietro al cespuglio
guardando all'infinito questo spazio 
incantato.
 

Canto di primavera

Sgorga dalla profonda gola  il canto dolce dell'usignolo, con note soave mi accompagna nella culla dell'amore.

La primavera sorge al cadere di  una pioggia lenta, che si posa dolcemente sulle sue soffici piume rigonfi per non
bagnarlo.

Poco più in là un merlo dal becco giallo,
nero come il buio della notte, corteggia
il suo simile.

Io umano dalle membra stanche, poggiato
sul davanzale della finestra, assaporo
l'aria fresca del mattino  ricaricandomi
di una nuova energia.

La mia bella ancora dorme, sognando magari
quest’aria per un  dolce  suo risveglio.

sabato 2 marzo 2013

Fuga dalla città

Fuggo da una realtà assai corrotta verso
una meta più sincera e pulita, mi faccio largo tra la folla e cerco la strada della purezza.


Una luce mi illumina il passaggio,
varco mille ostacoli e subisco le percussioni,
ma giungo al traguardo.


Mi seggo ed aspetto, aspetto di

vedere se sono cambiato, mi rilasso 
e respiro profondamente.


Sono fuggito da una realtà corrotta 

per nuovi mondi, trovai la purezza, 
trovai l’amore, trovai quello che cercavo.

Mi fermai a lungo, dove ho potuto crescere i miei pensieri in quel luogo pulito e senza peccato.

Alba e tramonto

L’azzurro dei tuoi occhi riflettono
sul mare e lo arricchisce di nuovi colori.

Il tuo splendido e luminoso volto

schiarisce il buio del tramonto.

La tua candida voce ci dona un dolce

risveglio.
 

Sei l’alba, Sei il tramonto,
sei la mia vita.
 

Un’onda riflette lontano all’orizzonte
e bagliore di luce emana sulla spiaggia 
affollata l’accolgo e l’abbraccio, 
sei tu che me  la mandi dal mondo invisibile.

Cenno d'amore

Guardo da una sponda del mare, l’eterno
ondeggiare delle onde. 

Spicchi di sole riflettono sulle 
creste dai tempi remoti.
 

Un’immagine m’appare su di essi, mi
sorride e con fare scherzoso mi ricorda
i vecchi tempi.
 

Un amore volato verso il cielo che non
vorrei mai dimenticare.
 

Verde era la nostra età in cui ci prendemmo 
per mano e ci guardammo negli occhi
e corremmo sui prati in fiore, spensierati e felici.
 

Mi volto indietro, riprendo il mio cammino,
ti rivedo lungo il sentiero mentre a casa mi
avvio. 

Mi accompagni fino al bivio e con
un cenno mi saluti, ciao.
 

Culla protettrice

Rinchiudo nella culla protettrice 
dei miei pensieri, il dolce

tuo viso, la nostra verde
giovinezza e i nostri sorrisi
innocenti e li apro al comando
elle mie esigenze.
 

Tu, percorso della mia vita sviluppata
passo dopo passo.

Momenti di felicità e di molti problemi

accumulati nell’arco del nostro cammino.
 

Eccoci arrivati al bivio della nostra
separazione momentanea terrestre.
 

Rinchiudo in questo scrigno l’ultimo
dei miei pensieri e li celo nel mio cuore.
 

Uno scrigno magico che si apre al comando
ogni volta che il desiderio si affaccia
dalla culla protettrice dei miei pensieri.