domenica 24 giugno 2012

Una finestra sul Mondo.


Il cielo questa sera è coperto di stelle, l'aria calda dell'estate m'invita ad uscire.
Il canto dei  grilli accompagnano il mio riposo serale.

Il mio pensiero corre come il vento verso un ricordo non tanto recente simile a questa raffigurazione, e la sofferenza mi prese per mano.

Io uomo mortale che non si rassegna a questa evidenza, cerca di reagire a 

questo triste  momento esternando quel 
po' di energia  positiva che gli rimane.

Apro la finestra su questo mondo la vista
stupenda mi carica di un'energia naturale,
respiro quest'aria fresca della sera e la mia
decisione diventa  effettiva.

Vorrei volare per andarle incontro ma non ho
le ali per poterlo fare, vorrei abbracciarla ma
non riesco vederla.

Chiudo le imposte e scendo in strada, cammino
con questo mio pensiero e cerco il suo viso in
ogni passante che incontro.



L.G.R.


 

sabato 9 giugno 2012

Dolce espressione.



nel buio delle mie notti e nei giorni ostili ingabbiati nel silenzio più crudele a volte riconosco la tua figura che mi appare astratta in questo transito di tempo.

Fra tutte le espressione del tuo viso  uno mi ricorda una felicità regressa sull'altare nel  giorno delle nostre nozze noi due innamorati   mentre sfioravo con un bacio le tue labbra.

E fra tutti i toni della tua voce uno mi ricorda la gioia di quel giorno quando arrivò il nostro primo figlio.

Il silenzio che ora mi circonda non ha nessun senso sono delle immagini che scorrono in bianco e nero di una vita vissuta  di noi due insieme.

Un'orrenda bugia.


un fiore è sbocciato, oggi, tra le sterpaglie pungenti di un rovo, una sorgente d'acqua  sfiora le sue fragili radici per abbeverare la sua breve sete.

Eretto e maestoso mostra la sua ineguagliabile bellezza alla gente che
le passa  accanto.


Simile ad un quadro che raffigura l'infinito
io lo vedo con i miei occhi da mortale.


È bello amare quest'immagine della
natura, culla celeste e  mistero che tutti
i giorni ci circonda.


Mentre io guardo vivere questo fantastico creato
non oso pensare che per alcuni possa essere
un'orrenda bugia.


L.G.R-

Una foto con mia moglie








IL MIO AMORE E IO IL GIORNO DELLA PRIMA COMUNIONE DI MICHAEL. NEL 2005

giovedì 7 giugno 2012

Volare.



Sogno di volare tra le
nuvole.

Sogno di passeggiare
sfiorando le onde del
mare.

Sogno di saltellare sulle
cime dei Monti.

Sogno di precipitare nel buio
della notte in un turbine senza
fine.

Mi sveglio e torno alla  alla realtà.

Voce.

   


Una calda e sensuale voce,    sussurrava nelle mie orecchie, parole d'amore.

Fantasmi di una remota unione.

La mia mente confusa e turbata da quelle strane parole, ascoltava silenziosa questo eco lontano.

Quante lacrime furono versate quel giorno
ed ora mi ritorna all'improvviso, questo
spettro dimenticato dalla mia adolescenza.

Si dice che un'amore che finisce non può
ricominciare di nuovo.......

La voce si fa sempre più autorevole, ma
quella sgradevole insistenza volge a
termine per la mia ferma decisione.

Vita

Nasce una  vita   percorrendo un lungo e piccolo sentiero, e con   il    passar   
degli    anni diventa stretto.

Molti  cespugli    cresceranno attorno ad   esso, non passerà neppure un filo di luce ai suoi margini.
 

Seccheranno i rami, morrà la vita, affinché un  giorno tutto tornerà normale.
 

Cerchi la vita che rimane, ma 
troverai soltanto bricioli, resti di piccoli ricordi caduti in questo  lungo percorso.

Cercherai di ricomporli ma ci rinunci la vita corre, corre su un filo che si  spezza   con il passar  degli anni.

Natura

Distruggi con la forza del tuo volere    gli      alberi       essi rinasceranno più rigogliosi di
prima, Le sue radici saranno saldi nella Terra.

Distruggi la natura ma essa sarà fortificata    da nuovi     fantastici
eventi rinascerà più rigogliosa di prima.

Distruggi con l'odio il tuo prossimo;
nei cieli essi saranno accolti dalla
bontà Divina.

Non distruggere la tua vita, nulla
potrà restituirtela, perché essa
è unica e cara.

Verde età

Si schiude una rosa   all'alba di un nuovo giorno e piena di luce al Mondo
s'affaccia.

Una rosa di Maggio ora riaffiora
nella mia mente, quella   vissuta
con te nella nostra verde età.

Oggi ancora riaffiorano i ricordi
e spingo il mio pensiero a non
dimenticare il felice passato.

La rosa è cosi', Regna davvero
come il nostro amore, in ogni
dove o in questo giardino della
nostra verde età e si rigenera
anche se il tempo inesorabilmente
ci porta via.

Vela della saggezza.


Spiega la vela della tua saggezza e lasciati   trasportare  dal  vento
sulle onde dell'altamarea.


Fino alla deriva.

Là troverai nuovi mondi e sconfinate
terre, sentirai i profumi dell'oriente e
vedrai nuove albe ascendere verso il
cielo.

Vedrai la luce della tua nuova conquista
e sarà li la tua nuova terra.

Lì vivrai con spensieratezza tra l'azzurro
del cielo, la pace  e il verde del nuovo
mondo.


L.G.R.

Valle nostra

Là dove si poseranno i caldi e splendente
raggi del sole, in quella valle ridente    e
fiorita, là dove i miei pensieri sono fermi
nel passato tempo, là

dove ancora il cuor mio batte forte………..

E’ là che aspetterò te con ansia, è là che germoglieranno i fiori del nostro tempo e radicheranno nella fertile terra dell’amore.

I canti degli uccelli accompagneranno i
nostri pensieri, e noi, con gioia in questo
paradiso, io e te, vivremo in eterno.

Uomo di campagna.


Sono nato in  campagna,   ho  vissuto in campagna, fra gli odori e i  profumi della terra.

Ho vissuto in compagnia  degli   animali  giocando la         mia   spensierata
infanzia, cani, gatti, oche e polli erano il mio Mondo.

La scuola non c'era, ero ancora giovane,
mi svegliavo all'alba con " l'assolo " del
gallo,  il  nitrito  del  cavallo  e  il   coro
dell'aia.


Mi portarono in Città, strappato alla mia
Terra per seguire  la  scuola dell'obbligo,
senza  riuscire  a  portarla  a  termine. 


Vissi cosi   il    cammino   della     mia
adolescenza, in una  Terra  non  mia,   un
idioma non mio e un lavoro mi diedero.


La mia  vita  crebbe  fra  gli  amici umani,
senza scordare il canto del gallo e il nitrito
del cavallo.


Ho  appeso  la  scala  ad un chiodo su una
nuvola sospesa, e mi lasciai trasportare in
un'ascesa verso  l'azzurro  cielo. 


I gradini  erano  interminabili,  una   volta
raggiunto la cima, cercai quella terra da lassù,
ma essa era fra mille Terre.


Ho cercato quel bambino da lassù, ma esso
era disperso fra mille bambini.


Ho cercato  di  svegliarmi  con  il canto del
gallo e il nitrito  del  cavallo,  lo  sentivo di
nuovo mentre la mia mente sognava e il mio
corpo era disteso sul verde prato  della  mia
nuova Terra.

Un giorno d'estate.

Era un giorno d’estate il sole era quasi al
tramonto, d’un tratto un polverone si
sollevò da Terra materializzando oggetti e evidenziando le mie emozioni.

Mutamenti improvvisi apparvero ai miei 

occhi e che cosa vidi in lontananza, mentre
Il vento cessò…… vidi un fiore.


L’ho raccolto con ferma dolcezza e a te improvvisamente pensai, amore….. era bello e profumato,Un fiore di fine estate. 

Il tuo amore verso i fiori era sempre in te  ed è stato emozionante e bello offrirtelo.

Era un fiore particolare raccoglieva all’interno 
un piccolo mio pensiero, era un fiore trasportato 
dal turbine del vento improvviso.

Vedevo il tuo viso, raggiante e sorridente
mentre fra le braccia te lo porgevo.


Un fiore, un fiore di fine estate per non
dimenticarla… La nostra estate.

Una stella

Una  stella  brillava,  un giorno, lassù nell'azzurro cielo, mentre il mio sguardo da lei non si staccava.

Una voce udivo da una nuvola di passaggio, mi sussurrava.......quella stella lassù brilla da millenni,
e la luna sua compagna Maestosa, da lei non si è mai
staccata.


il suo riflesso ha illuminato migliaia di volte la
lontana   terra,   dove sbocciarono  nuovi amori.


Fanciulle   e   ragazzi    si  presero  per  mano  e  
guardarono la luce riflessa nei loro occhi.


una stella   mai   caduta,  la mia storia, in questo
Mondo ebbe inizio. Guardo la mia stella ed  essa
è la mia strada,  gli risposi con aria sorridente, la
stella è la mia guida delle mie lunghe notti d'amore,
e la luna apparve testimoniando con il suo chiarore.

Una notte d'estate.

Hai chiuso le palpebre, una notte d’estate,
amore, si sono spenti le luci attorno a te.


Ti stringevo le mani fredde ti davo un
po’ del mio calore, un piccolo sollievo
e tu con amore lo accettavi.

Un mese è stato breve, non avevi
voglia di andartene, amore.


Nel cielo ora si è aggiunta una stella che
io vedrò al calare della sera quando  Il
crepuscolo scende in me e il mio cuore
batte forte nel tuo ricordo.

Mi alzo all’alba e girovago senza meta
alla ricerca di un volto…. Il tuo, ora la
mia vita non ha nessun senso senza te
amore.

C’è vuoto attorno a me vedo il tuo
volto ovunque esiste un sorriso, sento
la tua voce ovunque esiste una festa.

Dolci ricordi accompagnano i miei giorni
e dietro ad ogni mio passo ci sei tu amore a
sostenermi nelle mie cadute.

Respiriamo la stessa aria ma tu sei in un’altra
dimensione, mi vedi e taci, sorridi e mi aiuti.

Un altro Mondo.

Vivo in un altro tempo, vivo nel tempo mio proiettato nel futuro.

Un tempo diverso del tempo mio da bambino, e in questo tempo…
assaporo l’aria che mi circonda, la vita che Dio mi ha donato.


Si apre il sipario di un altro luogo dove ho maturato le mie

idee e le imprimo in un libro.

In questo tempo sorriderò, ascolterò e
leggerò le mie poesie, farò riposare le mie

stanche membra odiando il tempo che passa 
come un treno fantasma silenzioso sulle
rotaie di gomma.

Giocherò con la fantasia in quei  frattaglie di 

tempo che mi rendono malinconico, e poi 
cercherò di tornare in quel tempo, 
il tempo da bambino e rincominciare 
tutto da capo.

L.G.R.

Un’estate calda.

L’asfalto brulica dal calore, il sole forte
lo scioglie.

Un’esile figura si profila in lontananza, vedo mio Padre venirmi incontro all’uscita di scuola.


l’asfalto rende la visione opaca, i fumi
dell’asfalto rendono mio Padre diverso.
è il sole d’Africa.


Silenzi tombali  e paure avvertivamo i miei
passi, non un’anima a quell’ora si aggirava
per le strade, e quella presenza per me era
rassicurante.


Rivedo le immagini di quel tempo, proiettati
nella mia memoria e cerco di non scordare
quella dolce visione mentre in me si rinnova
l’amore per mio Padre.

Tristezza.

Sono solo questa sera una grande tristezza mi assale in strada il freddo e il gelo frenano la mia voglia di uscire.

Mi accovaccio nella mia calda poltrona nel calore della nostra casa e sogno ad occhi aperte.

Uno squillo del telefono improvviso interrompe il mio riposo, un invito ad una festa mi si propone accetto volentieri  e per un attimo la tristezza scompare.

Lasciati trasportare.

Lasciati trasportare dal vento    ai  confini   del  Mondo, e poi rinascere in una  nuova  veste bianca. I figli tuoi saranno   Angeli e ti
accompagneranno  nei    nuovi Mondi con suoni di arpe e strilli di trombe.

La  tua casa  sarà meravigliosa.
L'aria   che   ti  circonda. Senza
porte  ne   finestre.   Ci   sarà  la
luna al tuo fianco.

Un amore eterno ti circonderà
come un dono e felice tu sarai.


L.G.R.

Tramonto

Al tramontar  del  sole,  tra  mille luci e raggianti colori, vidi il tuo volto  illuminarsi per    un    nuovo     amore.

Giunse l'alba ed i  primi   raggi di sole t'accolsero più bella che mai, sorridevi, un   sorriso  radioso e   pieno di felicità.

Lunga fu la notte, e tu fra le mie braccia sognasti   ripetutamente
dicendomi semplicemente ti amo.

Ti ho vista apparire.

Vegliai tutta la notte 
guardando le stelle
aspettando la tua immagine 

che mi apparisse.

D’un tratto mi accorsi 

che era già mattino
con le stelle oramai chiare 

e come d’incanto  ti ho vista,
sfumando lentamente
nella luce del giorno.


L.G.R.

Testimone del tempo.

Mi  sono  avviato, certo verso un  lungo cammino, alla ricerca di nuovi orizzonti, e alla ricerca dei confini di me stesso.

Ho cercato in ogni angolo, ho bussato ad ogni porta, in ogni cuore.


Ho cercato di comprendere che cosa  turbasse il mondo e gli ideali dei suoi figli, su norme cosi chiare e precise, senza  venirne a capo.

Ho coinvolto tutte le mie forze, nella  speranza di un cambiamento, ma il tempo mi ha fatto rientrare in me stesso.
 

Con la dignità di uomo libero, ho approfondito la mia sapienza, ordinata e saggia. 

Mi sono seduto con la convinzione che nulla in questo mondo potrà cambiare, e rimango nell'attesa... testimone del tempo.

La tentazione.

Vidi gli occhi suoi riempirsi di lacrime, le labbra tremante, e i singhiozzi, la facevano
sobbalzare.

La tentazione di lei era forte, ma tremante per la paura non osava nel vuoto lanciarsi.

Ero li' vicino a lei, avvicinandomi
silenzioso come una piuma,
le spalle le accarezzai.

Silenziosa come l'aria che la
circondava, si destò da quel
pensiero, e i singhiozzi volsero
al termine.

allora tornando in lei capì che
quel gesto era inutile.

Tentacoli.

Una strana presenza tende i suoi tentacoli verso me irraggiungibile.
la sua fronte gronda di sudore, e il girotondo non accenna a finire.

Lei, nei miei sogni è sempre presente, dallo
sguardo significativo mi trafigge il corpo
come mille spade.

Lunghe notti trascorsero da quando nel
nulla svanisti, tu che eri nei miei sogni
e in ogni instante della mia vita.

Eccomi solo, ora in questo strano girotondo
ad ascoltare la ninna nanna, in tante mie
notti insonne , con la strana presenza
nell’aria di un’amore che non ritorna.

Sussurri e parole.


Ascolterò le tue parole proveniente dal tuo cuore-

Assaporerò  le 

tue labbra quando 
le mie incontreranno-

Sentirò le tue calde mani sfiorarmi le    guance-

Ascolterò le tue parole 

che mi sussurrerai
negli orecchie-

Ci sei ma  ti sento  ancora lontana, il tuo
cuore batte ma non esterna ancora l’amore-

Ascolterò nel silenzio della notte mentre
sogno questo momento, ed infine griderò,
griderò forte mentre a te incontro verrò-

Ci prenderemo per mano, e ci guarderemo
negli occhi, sussurrando il nostro amore-

Ci avvieremo verso l’oscura notte ove
nasconde il nostro mistero.

La strada.

Una lunga strada, sconnessa e tortuosa
si snoda dinanzi a me, come un boa   si
destreggia tra i rami  della  giungla.

Io cammino, cammino cercando di seguire le tue orme, ma i tuoi passi
sono leggeri come una piuma spazzata
dal vento.

Dove sei amore.
Cerco di proseguire il cammino alla
ricerca dell'amore perduto con il
cuore pieno di speranza di ritrovarti.

D'un tratto la mia speranza diventa
realtà, una figura lontana in fondo
alla strada mi fa trasalire.

Che sia il mio amore là ad aspettare?

Sposa

Le campane oggi suonano a festa.
che cosa sarà?

Mi porgo alla finestra, un gran vociar di genti festosa.

In mezzo a loro un bianco e candido vestito, una farfalla.

Una sposa in tutta la sua felicità.

Sorriso

il mare tempestava quel giorno
tu, sul molo, pensierosa  con
la mente assente, sorridevi.

Un sorriso vagante, un ricordo
d'amore, un arrivederci e non
di certo un addio.

L'estate era quasi terminata
le spiagge deserte, un sole
tiepido. Il mio cuore caldo.

Era bello vedere quello splendore.
Era bello vedere il tuo profilo.
Era bello Immaginare che un
giorno ci saremmo rincontrati.

Sorgente.

Vedo sgorgare da una sorgente
vicina, chiusa fra le due rocce, un'acqua limpida e pura, riflesso della nostra natura.

Fuoriesce dal ventre della Madre
terra, per dissetare il Mondo.
Il Mondo ha sete di purezza.

La gente le passa vicino, si ferma 

e assapora la sua bontà.

Non tutti conoscono il luogo della purezza,
e la sorgente si allarga, scorre tra
le valli e le pianure e va verso Terre
sconfinate alla ricerca del nuovo essere.


Lo trova lungo il suo percorso e lo
purifica.
Passa oltre, le verdi sponde le fanno l'inchino.
Termina il suo percorso nel mare che lo attende.

Sogno.

Sogno di vivere su un'isola,
felice in mezzo al Mare,
dove ogni uomo, ogni donna
cercano di sognare.

Dove potere vedere la propria
vita scorrere e felice passare.

Sogno di vivere su un'isola
felice in mezzo al Mare,
lontano dall'odio e da tutto
il male.

Il fumo di una nave all'orizzonte
vedo passare, come un'eremita
mi nascosi per non tornare.

La sofferenza.

Un bambino soffriva, mentre  sua madre 
lontana si trovava  
un via vai di camici
bianchi lui vedeva, luci nelle corsie e lui piangeva.

Una Madre lontana piangeva, mentre
il suo bimbo soffriva, il pensiero era
là fisso, mentre ad un grappolo di
speranza si aggrappava.

Le notti erano insonne mentre il suo
pensiero a lui correva, e il bimbo lo

percepiva. 

Abbracciandosi al cuscino e ascoltando  la ninna  delle campane vicine  il bimbo gli occhi chiudeva.              

Smarrimento.

Mi persi in una notte buia fra i miei pensieri. Sognai Angeli….. tendevo  loro le braccia  mi sentii leggero e sollevato da Terra.

Fui trasportato verso l’ignoto, lontano,
vitti il mondo in un’altra dimensione,
un mondo fantastico.

I bambini divenire uomini, gli uomini
divenire bambini, il mondo era
sopraffatto dall’amore.

Mi raccolsi in una preghiera nel buio
silenzioso della notte, sapevo che tutto
questo era un sogno non era realtà.

Cercai di prolungare la notte fermando
l’alba, ma le ore scorrevano veloce.

Pregai gli angeli di fermare le immagine
e aspettavo con ansia questo meraviglioso
mutamento.

O mio Signore.

O' Signore, mi sveglio la mattina e mi alzo con il tuo nome sulle labbra, sento la tua presenza a me vicino e mi circondi di una silenziosa pace.

Ad ogni passo mi sorreggi, ad ogni parola mi aiuti, ad ogni parola mi ascolti. 


Trascorro felice le mie giornate con te
vicino.


Quando mi accogli nella tua casa sei li' 
di fronte a me che mi guardi e al mio
saluto rispondi.

 Ogni azione della mia giornata è a te rivolta
 e senza la tua presenza è nulla.


 I miei  Angeli custodi mi scortano rendendo il mio
 passo sicuro.

 La sera, prima di addormentarmi, con il tuo
 nome sulle labbra, sento sempre
 la tua presenza, e mi accompagni per tutta la
 notte nei miei sogni felici.

Sguardo.

Vigile è lo sguardo sul capo eretto, fiero di sé il corpo lo sorregge.

Tu uomo, con il tuo giusto
pensiero, reggi il braccio
e indica la giusta strada.

Molte porte ti si apriranno
e la luce del sole ti illuminerà.

mercoledì 6 giugno 2012

Scherzo del destino.

Lentamente la nebbia sale dalla Terra, fitta e silenziosa,
molti ricordi riaffiorano dentro la mia mente mentre vago silenzioso per la strada in una giornata d’inverno.


mi riaffiorano i ricordi di un lontano paese, profugo e disperato che mi ha fatto.


Non pensavo che andandomene mi saresti mancato,
ma ora il viale della mia memoria torna disperato e
il sogno mio si fa reale.

Torna nella mia mente, la vecchia canzone
dei miei anni, di quando ero felice, cavalcavo
l'arcobaleno, saltavo da  nuvola in nuvola.

Il destino ha creato in me uno scherzo crudele, mi sento
affranto e vecchio, vivo nel presente
dove mi sono riservato un posto tranquillo,
ma il Sogno oramai e nel passato.

Dentro la nebbia fitta fitta riflette la mia ombra silenziosa,
i passi mi accompagnano e il freddo gelido mi prende per
mano, cammino.
il suono della vecchia canzone mi ricorda…sono profugo
senza Terra, vecchio e innamorato dello scherzo del mio
destino.

L.G.R.

La ruota della vita.

Occhi mi scrutano da lontano e sento la loro presenza più vicina.

Una ruota gira monotona, perpetua.
Avanza, i suoi raggi lentamente mi
seguono.

La ruota avanza inesorabilmente.
I suoi raggi lentamente mi seguono.
Con il tempo mi raggiungeranno.

Rumori

Rumori di silenzi si odono in una notte,
nell'immensità astrale.
Mentre a te il mio pensiero rivolgo.

Luci appariscenti nella notte, con lo sguardo provo a sognare.

Sognare solitari ed immobili confini,
mano nella tua mano e allontanarsi da
questo stupido Mondo.

Ricercare nuove realtà di un  aspetto
migliore. Ricercare nuovi confini per
il nostro amore.

Riflessi

Riflette il ponte sulle acque di un ruscello, specchio d’acqua limpida proiettata nella sua corsa verso il mare.

Quanti anni sono trascorsi, quanta strada ha percorso,
le sponde  sono   corrose,   e   si    lasciano    sempre
accarezzare dolcemente, i cespugli attorno succhiano
il nettare delle sue limpidezze.


Sopra il rustico ponte di cemento medievale, dai fianchi difesi da vecchi balaustri, un uomo guarda, appoggiato ad esso, guarda una piccola cascata in lontananza.

Una vita si affaccia sotto lo specchio d’acqua, estraggo dalla mia tasca le briciole di pane  e glielo getto. si avventano affamati, e lo divorano.

     …….Silenzio……
per un  attimo  e  poi  torna  la  limpidezza   del  ponte riflesso sul torrente.

Respiro.

Vorrei dirti che ti amo, tenderti con amore la mia mano.

Raggiungerti con il cuore e gridare di felicità tutto il mio amore.

Sentire il dolce canto del tuo respiro sempre più vicino al
mio cuore.


Svegliarmi con amore  e
dimenticando il mio dolore.

Si chiude in me questo dolce
pensiero, con la speranza che
un giorno ti raggiungerò con
il mio amore.

Quindici anni.

Sentivo in lontananza il calpestare degli zoccoli, sulla polverosa terra, dei cavalli al galoppo,  l'aria profumata dei campi in fiore, i frutteti dorati, sentivo la terra calda sotto i nudi piedi.

Cantavo l'inno dei miei quindici anni, e della mia spavalda giovinezza, e volavo, volavo verso i miei  sogni futuri con la leggerezza delle mie ali.

Il Mondo, lo sentivo ai miei piedi, il cielo su di me,
fermo nei tempi testimoniavo amorevolmente la mia
pace interiore.

Fuggivo alle violenze accattivanti degli esseri immondi, correndo incontro al mio essere riflesso in uno specchio verso di ciò che io ero.

Iniziavo cosi il cammino della mia vita futura e misteriosa costruendola su una roccia solida ed indistruttibile, verso la meta  in cui oggi mi ritrovo.

Profumo di Donna.

Gli occhi tuoi scintillano nel buio della notte.

Il tuo profumo inebriante si spande nell'aria  calda della stanza.

I tuoi morbidi capelli sciolti ondeggiano tra le mie dita.

Il mio cuore palpita forte per te.

Presenze.

Sento la tua presenza vicina,
in ogni luogo, in ogni dove.

Sento i tuoi passi leggeri che
mi vengono incontro. In ogni
luogo, in ogni dove.

Scenda il tuo spirito Divino
e fa del tuo umile servo parte
integrante per lo sfamare il
Mondo.

Fame, miseria, ipocrisia e
indifferenza ci circonda.

Tu che provato le sofferenze
terrene, e adesso ci fai sentire
il tuo profumo aiutaci a sopportare
tutto questo "Calvario"


L.G.R.

Pescatore.

Il Mare era gonfio e grondava di sudore
freddo, un'esile imbarcazione volteggiava 
sotto quel frustare delle onde un pescatore 
su di essa pregava.

Pregava il Signore e temeva per la sua vita
sospesa ad un filo che stringeva tra le sue dita.

Lacrime di pioggia bagnarono le bianche
vele e gonfiandosi al forte vento come
d'incanto asciugavano.

Vidi il volto dello sciagurato pescatore
illuminarsi alla luce soffusa che filtrava
fra le nere nuvole, era il sole stanco che
riemergeva da una frustrazione di tuoni
e fulmini che illuminarono il cielo grigio.

      

Pace interiore.

Guardo attraverso un muro nel profondo
spazio dell’Oceano cercando i tuoi occhi
azzurri tra le mille onde.


Cerco nella profondità del mare i tuoi  pensieri, le tue carezze, il tuo sguardo.


è’ tutto ciò che mi resta di te, e che hai
lasciato dentro di me.
 

I tuoi capelli, come erano morbidi al tatto
delle mie dita.


Perché sei scomparsa nel nulla, inghiottita
dalle onde misteriose del mare.
 

Una pace interiore, chiedevi forse hai
trovato quello che cercavi nelle sue
braccia. 


Lasciandoti avvolgere dalle sue
onde, e forse un giorno avrai la speranza
di riaffiorare nel Mondo che tu cercavi.

Percorso di vita.

Il nostro lungo percorso è
fermo. In ogni tempo in
ogni luogo, in ogni dove.

Il punto s'interroga, dove,
come e quando.

Mistero.....

Palcoscenico.

Seduti    su   una   panchina  ci vide
una sera d'inverno, mentre l'azzurro
cielo era il nostro palcoscenico.

Mille   colori   tracciavano  i  raggi  della
luna che si accingevano ad abbracciare
la Terra .

Riflessi e danze di luci angeliche,
accompagnati da suoni d'arpa e canti
celestiali.

Tu mia dolce compagna della vita i miei
fianchi cingevi, mentre con aria melodica
e romantica cercavi di imitare quei canti.

Fisso ti guardavo negli occhi, senza parlare
e tu capivi i miei sentimenti.

I tuoi occhi riflettevano quel tramonto,
e il tuo corpo vibrava al suono di quell'arpa.

Padre.

Mi reggevo appena sulle gambe

quando due braccia forti, da
terra mi sollevavano.

Sentivo un senso di sicurezza
in quell'attimo mi sentivo forte
anch'io.

Le sere d'inverno, quando fuori
il vento soffiava e il freddo
filtrava attraverso le fessure...-

Io seduto sulle sue ginocchia,
un braciere acceso sul tavolo...

Un caldo tepore mi scaldava le
mani e il viso, mentre lui... mio
Padre mi raccontava le favole.

               MIO PADRE.

Si mio Padre, duro e affabile
nello stesso tempo. Ricordo
felice della mia infanzia.

Lotta Giuseppe Roberto

A spasso con mio Padre

Ero piccolo, e già camminavo sulle tue orme,

il palmo della tua mano, per me era rifugio, le tue braccia per me erano un riparo sicuro, la tua voce era una guida.

Ero piccolo e la gioia immensa era sempre a me vicino con te  presente.

Camminavamo insieme lungo le valli, sotto il  sole cocente della nostra Terra,  mi portavi verso il Paradiso Terrestre, oltre all’orizzonte.

Camminavo al tuo fianco e sentivo il tuo respiro pesante e poi... saltellavo sulle tue impronte lasciando avvolgere i miei piedi nudi.

Padre, guida della mia infanzia, sei volato lassù
fra le nuvole, ti sei lasciato abbracciare da un
manto di stelle, e hai lasciato in me soltanto un  vuoto incomabile.

Ora da adulto cammino, cammino ancora, 

cammino sulle tue orme.

Lotta Giuseppe Roberto

Orgoglio.

Riflettono i tuoi occhi al contatto della luce
dei sogni, il Mondo ti è vicino e irresistibile,
mentre cade ai tuoi piedi.

Il tuo umore vacilla nell’ascoltare la voce
dei venti lontani, e con un soffio sono in te
presenti ogni giorno ricordandoti il passato.

La resistenza sovrasta il desiderio mentre
il Mondo più piccolo diventa…………
vorresti tornare indietro ma l’orgoglio del
tuo essere ti allontana inesorabilmente.

Vivi rinchiusa fra le sbarre di te stessa, mentre
In te nasce il desiderio di evadere ma trovi
una resistenza ferma…… il tuo cuore !! pieno
di orgoglio che non ti dà pace.

Rimani inferma in un’assurda dimensione
e non ti resta altro che di aspettare per
risvegliarti nel Mondo a te migliore.

L'onda.

Ero supino, sdraiato sulla sabbia
dorata, di un mare fantastico,
azzurro e cristallino.

I raggi del sole accarezzavano
la mia pelle  e  mi  davano  un
colore bronzeo.

L'aria fresca del mattino emanava
un forte profumo di iodio  e mi dava
un senso di benessere.

Dimenticavo tutto quello che mi
circondava e che avevo lasciato
oltre il confine della spiaggia.

Un'onda misteriosa mi si avvicina,
si allontana, mi sfiora. Il mio sguardo
le corre incontro lei lo percepisce, mi
sussurra qualcosa.... Che cosa?.

Penso, la guardo, la riconosco. Si è
lei quell'onda che ho lasciato sulla
spiaggia della mia infanzia, nella mia
terra lontana.  "L'Africa"....

Grazie mia piccola onda che torni ad
accarezzarmi, ti sei ricordata di me.
Le distanze non hanno  mai confini.

Ombre e luci.

Ombre, luci e colori e notti insonne tornano
alla ribalta dei miei sogni un grande amore.

Un sipario calato sopra i suoi occhi azzurri,
i suoi biondi capelli e la sua fluida voce penetrante
che accarezza il mio cuore, rivivo  questo lontano 
ricordo.

Ero li accanto a lei e credevo di non
lasciarla mai, ma nei nostri destini qualcosa
è cambiato iniquità e maldicenze correvano
paralleli a noi…. Poi la rottura.

I miei giorni più belli li vissi con te accanto
fino a che la tua bella voce trasparente mi disse
Ciao, e ti allontanasti per sempre da me.

Occhi tristi di un Poeta.

Assorto nei suoi pensieri, scrive il diario
interminabile della sua vita.

Amori e dispiaceri che hanno caratterizzato
il suo mondo fantastico.

Una lacrima le scende di tanto in tanto
solcandole le sue rugose guance.

La sua mano stanca cade pesantemente
sulla scrivania.

Per ore interminabili nelle lunghe notti
fino all’alba…. Scrive il diario
della sua vita.

Lei le sta accanto, nelle sue notti avventurose,
ma lui non se ne accorge, troppo preso
a ricordare rimanendo impotente nelle sue azioni.

Finalmente un sorriso sulle sue labbra
sicuramente sta sognando qualche cosa di bello,
parla e ride da solo.

Così io,  l'essere passa le notti asciugando
di tanto in tanto gli occhi stanchi
del  Poeta.

Occhi di mare.

L'immenso azzurro del Mare , simile ai tuoi occhi grandi e luccicanti; si confondono con esso.
 

GUARDO: 
Le onde del mare gigantesche voltarsi sulle bianche creste schiumando l'aria tiepida della primavera.
 

GUARDO: 
I tuoi lunghi capelli spruzzati dalle onde e bianchi di salsedine accolgono quel fil di vento lasciandosi asciugare alle sue morbide carezze.

Un'inconfondibile tremore mi pervade e una voglia di abbracciarti mi prende. 



Cingo le mie bracci attorno alla tua vita.

Il mio cuore si rafforza ad ogni battito, rigenerato da quella brezza con i tuoi  occhi di Mare.

Nucleo di vita.

La vita gira attorno ad un nucleo
estendendo i suoi raggi   verso
lontane proiezioni.


La materia si sgretola lentamente
mentre il ciclo si rinnova e i
pensieri viaggiano alla velocità
della luce per vedere oltre la
frontiera.


Una porta si spranga, e non è ancora
giunto il momento.
L’attimo in cui  rinasci di nuovo e
risali da una profonda immersione
di apnea…….. ti svegli e torni
quello che tu eri.

Nonni.

Bambino, Padre, Nonno.

Dolce esistenza Patriarcali,
fragili e deboli.

Emarginati dai più cari dei
famigliari, dai nipoti, dai figli. Vergogna per gli adolescenti.

Nonni un bene prezioso che
soltanto dopo il loro silenzioso
ritiro eterno, ci si accorge
quanto erano cari i Nonni.

Nonno una parola che un giorno
non potremmo mai più pronunciare.

 Lotta Giuseppe Roberto

Nipoti.

Cambiano i nostri figli e crescono
mutando durante il percorso della
loro vita. Felici e spensierati si
avviano verso un mondo nuovo

che li attende.
   

E noi?.

e noi ci assopiremo all'ombra delle
verdi piante nell'attesa di vedere
crescere i nostri nipoti, frutto dei
nostri germogli.


Udiremo le loro grida,
Udiremo le loro parole, vedremo
i loro primi passi, mentre cambieranno

le loro altezze.

                   E noi?.


felici ci guarderemo, con la mano nella
mano, e con i nostri ricordi insieme

e felice  invecchieremo.

Il muro

Sussurrami ti amo e sentirai
la tua voce come un'eco
ritornare.

Infrangersi contro un muro
fragile.

Sento di amarti.
Rompiamo assieme  quel
muro.

Mormorio interiore.

L’urlo straziante della Terra, il mormorio
delle acque, un richiamo irresistibile, là
dove il mio corpo fu creato, è ciò che il
cuor mio ode nelle lunghe ore immerse
nel Mondo della notte.

Sento ancora gli zoccoli dei cavalli sul
selciato, sento ancora il rumore del carretto e lo
scricchiolio delle ruote.

Patria del mio cuore, come ho potuto
trasformarmi in un uomo con i ricordi
infantili lasciati in quella Terra….

Il tempo passa ma l’amore verso te si
moltiplica, accresce la mia sete mentre 

scorrono le acque, e l’urlo straziante
della Terra si affievolisce.

Il Mondo migliore.

Un fiume in piena devasta la campagna,
portandosi con sé tutto quello che è stato
costruito.

Una donna piange invocando aiuto, ma
nessuno l'ascolta.

Un bimbo trasportato dalle acque,
rinascerà in un Mondo migliore.

Mamma.

Lentamente il tuo corpo si sta
avviando al tramonto, la mente
che ha illuminato il mio cammino,
I miei primi passi.


Hai dato un grande valore con i
tuoi sacrifici per sfamare i tuoi
figli.

La terra dava tanto, ma non
abbastanza.

E ora che i tuoi passi sono insicuri
e la vista ti ha tradito, non vedi
quella piccola parte di felicità.

Sei stanca e devi dipendere dai tuoi
figli. Non importa ora sei tu la bambina
e noi ti guideremo.


L.G.R.

Malinconico riposo.

Una profonda malinconia mi pervade
mentre assorto riposo sulla panchina
del parco.

L’erba secca, le foglie ingiallite, un sole
pallido segna la fine dell’estate trascorsa.


Alberi silenziosi, cespugli stanchi dal
caldo subito  malinconici anch’essi,
ci teniamo per mano consolandoci
in questo fresco fresco pomeriggio.

martedì 5 giugno 2012

L'universo.

 Splendido stasera è il cielo, senza
una nuvola, tutt'attorno un manto di
stelle le fanno da culla.

Un po' più in là la sovrana e fiera di sé
la gialla luna, e gli altri pianeti.

Si rincorrono da anni, secoli, e da che
esiste l'Universo, e mai s'incontrano.
Si guardano.....


Un uomo e una donna, s'incontrano,
si guardano, si avvicinano.
Si amano.

Luna


Un chiarore di luna sulla Terra
riflesso lontano da millenni.

Sagoma di donna, racchiusa
sulle spalle e assorta nei pensieri
parla con essa.


Attende, attende una risposta,
l'eco di un nuovo Amore che
sboccia all'alba di un nuovo
giorno.

La luce.

Vedo sul tuo volto splendente una
luce radiosa. In esso racchiude
tutta la tua felicità.

Una luce che di tanto in tanto si
spegne nel pensare a qualche
lontano e brutto ricordo.

Torna in te bambina mia, non pensare!
il passato ormai non fà più parte di te.

Ecco di nuovo la luce sul tuo viso.
Mi riappari felice. I tuoi ricordi ormai
sono svaniti.

Questo bambina è il tuo futuro.
Questo bambina è il tuo Mondo.

L'onda.

Ero supino, sdraiato sulla sabbia
dorata, di un mare fantastico,
azzurro e cristallino.

I raggi del sole accarezzavano
la mia pelle  e  mi  davano  un
colore bronzeo.

L'aria fresca del mattino emanava
un forte profumo di iodio  e mi dava
un senso di benessere.

Dimenticavo tutto quello che mi
circondava e che avevo lasciato
oltre il confine della spiaggia.

Un'onda misteriosa mi si avvicina,
si allontana, mi sfiora. Il mio sguardo
le corre incontro lei lo percepisce, mi
sussurra qualcosa.... Che cosa?.

Penso, la guardo, la riconosco. Si è
lei quell'onda che ho lasciato sulla
spiaggia della mia infanzia, nella mia
terra lontana.  "L'Africa"....

Grazie mia piccola onda che torni ad
accarezzarmi, ti sei ricordata di me.
Le distanze non hanno  mai confini.

L'incertezza.

 Allungo la mano per porgerti una
carezza, un'incertezza rallenta il
mio movimento fino ad arrestare
la mia intenzione.

Noto lo sguardo tuo interrogante
penetrare nel mio inconscio e sento
il forte battito del mio cuore fino ad
impazzire.

Non riesco a manifestare il mio
profondo amore, liberarmi di questo
pesante fardello ma cerco di
manifestarlo con una carezza.

Ti avvicini, mi guardi negli occhi, e
d'incanto le tue labbra si schiudono in
un bacio d'amore.

La mia mano cerca la tua mentre forte
batte il mio cuore prima di esprimersi,
sciogliendo l'incantesimo. E... l'amore
diventa realtà.

L'immaginazione.

Scende la sera, lunghe ombre si profilano
sull'asfalto. Ombre gigantesche, tetre ed
oscure.

L'anima mi si rattrista quando scende la
notte e si popola di strane creature misteriose,
create dalla mia immaginazione.

Spiriti, fantasmi. Cerco di cacciarli dalla mia
mente e tornare alla realtà, ma essi mi
seguono.

Scende la sera, è notte fonda vago con la mente
cercando di tornare nel presente, dimentico
quello che possa condurmi nelle tenebre.

Nulla, le visioni continuano tormentose 

dalla finestra si profila un raggio di luce,
un cielo color turchese.... è l'alba.
Ho trascorso un'altra notte insonne.