martedì 5 giugno 2012

La rastabia.

La Rastabbia, piccola cittadina, 

con pochi abitanti era là, in fondo
alla valle vellutata, fra le colline,
nel centro la casa di mio Padre.

Un carretto trainato da uno stanco
cavallo, si avviava verso quella
meta, solcando un caldo asfalto
dell’unica strada che mi conduceva
verso casa.

Si sentiva a malapena il rumore
degli zoccoli.

La gente chiusa nelle
case assopiti alla ricerca di un
immaginario rinfresco creava
attorno alla Rastabbia un
malinconico deserto.

Dalla collina  della mia gioventù
la mia vista spaziava verso quelle
bianche case, tutti simili nei minimi
particolari, ammucchiate l’una vicina
all’altra e bruciate dal torrido sole.

La Rastabbia era sempre là in fondo
alla valle malinconica e solitaria.

 

Lotta Giuseppe Roberto

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