mercoledì 6 giugno 2012

L'onda.

Ero supino, sdraiato sulla sabbia
dorata, di un mare fantastico,
azzurro e cristallino.

I raggi del sole accarezzavano
la mia pelle  e  mi  davano  un
colore bronzeo.

L'aria fresca del mattino emanava
un forte profumo di iodio  e mi dava
un senso di benessere.

Dimenticavo tutto quello che mi
circondava e che avevo lasciato
oltre il confine della spiaggia.

Un'onda misteriosa mi si avvicina,
si allontana, mi sfiora. Il mio sguardo
le corre incontro lei lo percepisce, mi
sussurra qualcosa.... Che cosa?.

Penso, la guardo, la riconosco. Si è
lei quell'onda che ho lasciato sulla
spiaggia della mia infanzia, nella mia
terra lontana.  "L'Africa"....

Grazie mia piccola onda che torni ad
accarezzarmi, ti sei ricordata di me.
Le distanze non hanno  mai confini.

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