Guardo dalla finestra le meraviglie
della natura.
Guardo il Mare.
Una calamità naturale mi attira,
m'avvio come un'automa al
suo incontro.
Cammino-cammino spensierato
lungo i suoi bordi schiumose.
La brezza del mattino mi sfiora
la fronte. Un profumo di iodio mi
riempie i polmoni.
Calpesto la sabbia, la sento morbida
sotto i piedi nudi.
Silenzio attorno a me, solo il piccolo
rumore delle onde.
Medito questi giorni lontano da casa
pigrizia del mio corpo che mi attanaglia.
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